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Coprifuoco addio? Retroscena sul piano di Mario Draghi: dal 17 maggio slittamento alle 24 e a giugno l'abolizione

L'Italia torna a sperare: il coprifuoco alle 22 potrebbe avere i giorni contati. Cruciale la data di lunedì 17 maggio quando, spiega in un retroscena il Messaggero, potrebbe essere spostato l'obbligo di rientro nelle proprie abitazioni alle 24. Per poi essere eliminato a metà giugno. Il tempo passa e l'appuntamento che Mario Draghi ha dato quando ha firmato il l'ultimo decreto, entrato in vigore il 26 aprile, si avvicina. Per questo, nonostante i più allarmisti, cabina di regia potrebbe già dal prossimo venerdì dare una spinta importante alle riaperture. Oltre al coprifuoco infatti potrebbe essere rivista la regola dei ristoranti dando la possibilità di anticipare di un paio di settimane la riapertura dei locali anche all'interno, magari solo fino alle 18.

Più caute invece le riaperture di piscine, palestre e palazzetti dello sport che, ora come ora, sono più vicine a ripartire il primo di giugno. Anche se non è scontato che non possano tornare a lavorare da metà mese seppur con appositi protocolli. Ovviamente la decisione spetta al premier, tirato per la giacchetta da chi come Matteo Salvini spinge verso un cambio di passo e chi come Roberto Speranza prosegue verso la cautela.

 "Io voglio riaprire ma bisogna farlo in sicurezza", ha ribadito anche ai big europei il presidente del Consiglio: "L’importante è essere graduali ed essere prudenti. I dati - ha spiegato - sono abbastanza incoraggianti. Il 90% di coloro che han più di 80 anni e più di 90 ha ricevuto almeno una dose di vaccino, quasi il 70% di quelli che hanno più di 70 anni hanno ricevuto una dose: è molto importante. Dal famoso 26 aprile, il giorno delle riaperture, al 7 maggio il numero di ricoveri in terapia intensiva è calato di oltre il 20%, il tasso di positività è sceso dal 5,8 al 3,2, anche le vittime, sono tante ancora ma sono in forte diminuzione".