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Infrastrutture, Pasqualino Monti dialoga con Bruno Dardani e Giulio Sapelli sul male oscuro dei ritardi italiani

lunedì 28 giugno 2021

2' di lettura

Qual è il male oscuro che affligge le infrastrutture italiane?  Con questo dialogo semiserio o forse troppo serio, gli autori, come detectives, cercano di trovare nella storia gli indizi per motivare un fallimento e nel presente una formula che possa fornire la base per una grande occasione: ripartire dal Mediterraneo e specialmente dal Mezzogiorno per costruire un vero progetto europeo. Mai come oggi l’Italia è chiamata, forse costretta, a interrogarsi sui suoi mali atavici, sul malfunzionamento della pubblica amministrazione e sull’incapacità di compiere scelte nei tempi che il mercato – ma anche il buon senso – imporrebbe. Gli autori evidenziano come le infrastrutture nazionali non abbiano mai conosciuto uno sviluppo organico e di lungo periodo, restando ingessate nella burocrazia senza via d’uscita. 

La cartina al tornasole è il sistema della logistica e del trasporto delle merci, a partire dai porti: un sistema che produce inefficienza, devasta risorse pubbliche, genera una costante erosione di entrate fiscali. Miliardi di introiti «regalati» al Nord Europa e un progressivo declassamento del ruolo politico ed economico dell’Italia nel Mediterraneo.  E ora? La grande occasione del Mediterraneo che colloca il Mezzogiorno nella posizione inusuale di dettare le linee guida di una nuova Europa, in grado di dialogare con altri continenti a condizione di non essere preda e ostaggio di burocrazia e malgoverno.

Pasqualino Monti, tra il 2011 e il 2016, ha condotto il Porto di Roma a conquistare la leadership fra gli scali crocieristici del Mediterraneo in qualità di presidente e poi commissario straordinario dell’Autorità portuale. È stato presidente di Assoporti ed è presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale. Ha pubblicato In mare controvento (2016). È tra i 28 com¬missari straordinari nominati dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, per sbloccare 57 opere vitali al rilancio del Paese.  Bruno Dardani, per oltre vent’anni in¬viato speciale de Il Sole 24 Ore, corrispondente di Lloyd’s List, editorialista di Finanza e Mercati e Libero Mercato, direttore di Capo Horn Magazine. Ha pubblicato diversi libri sull’economia marittima, sulla portualità, su finanza e shipping, sul fisco federale. Giulio Sapelli, economista ed esperto di geopolitica, dal maggio 2021 presidente della Fondazione Manlio e Maria Letizia Germozzi, la onlus di Confartigianato per la promozione dell’artigianato e della micro e piccola impresa. Autore di numerosi saggi tradotti in tutto il mondo. Tra gli ultimi pubblicati: 2020 Pandemia e Resurrezione (2020, in co¬edizione con goWare), Nella Storia mondiale (2021).

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