L'inchiesta

Green pass, "venite da noi: nessun controllo". Ecco i negozi della rete nascosta: il caso che scuote Roma

I no vax e no green pass hanno costruito una sorta di rete parallela a Roma. Una dimensione fatta di ristoranti, palestre, parrucchieri, medici e avvocati, in cui non è richiesto alcun lasciapassare, come invece è previsto adesso in tutta Italia. Lo ha svelato un'inchiesta di Repubblica. I giornalisti del quotidiano sono riusciti a entrare in alcune chat di Telegram come "Esercenti No Green Pass", e hanno notato un vero e proprio "sistema anti-sistema", una economia parallela che si sviluppa nella Capitale.

 

 

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Molti esercenti, insomma, sono disposti ad aprire la porta anche ai non vaccinati, nonostante le disposizioni attualmente in vigore. Tra questi ci sarebbe addirittura un marmista specializzato in lapidi a San Lorenzo. Le attività, che loro definiscono "libere", sarebbero circa 80 in totale. "Ho aderito a un circuito, del tutto legale, la mia è una libera scelta nel non discriminare le persone che vogliono viaggiare", ha fatto sapere la titolare di un bed&breakfast.

 

 

 

Contrario al certificato verde anche un altro albergatore, che prende le distanze dal lasciapassare, definendolo addirittura la "cosa": "No, noi quella cosa non la chiediamo, posso chiedervi i documenti ma quel tipo di cosa no, da parte nostra nessun controllo. Certo, in caso di verifiche dovrò risponderne io personalmente". ha detto a Repubblica, chiudendo il suo discorso con una risata nervosa.