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Emilia-Romagna, scatta l'allarme: "Attenzione agli ordigni inesplosi"

Oltre all'alluvione l'Emilia-Romagna deve fare i conti con gli ordigni inesplosi. Proprio in queste ore Coldiretti ha messo in guardia sulle bombe inesplose nei terreni agricoli alluvionati. Qui sono stati rinvenuti ordigni bellici fatti emergere dalle inondazioni. Un vero e proprio allarme visto che, qualora toccati o rimossi in modo improprio, potrebbero generare situazioni di pericolo.

 

 

Per questo l'Associazione ha segnalato la nuova emergenza alla Prefettura di Ravenna che ha opportunamente emesso un'informativa valida per tutto il territorio avviando una specifica campagna di sensibilizzazione sui rischi. Ad oggi sono stati contati sei ordigni bellici, messi in sicurezza dai Militari che operano per la bonifica. A preoccupare è però l'incolumità degli agricoltori che con i trattori sono impegnati nella sistemazione dei terreni devastati dall'invasione dell'acqua. Il passaggio dei mezzi agricoli pesanti – si precisa - potrebbe provocare il disinnesco degli ordigni e la loro esplosione.

 

 

Quanto basta per spingere la Coldiretti a invitare alla massima prudenza e a chiedere l'assistenza dei militari, delle forze dell'ordine e della protezione civile per la messa in sicurezza delle aree agricole più interessate dal fronte della seconda guerra mondiale. A rischio ci sono gli oltre 100 mila ettari di superficie agricola alluvionata dove, con la pausa del maltempo, gli agricoltori hanno iniziato i lavori di sistemazione.