Le indagini
Lago di Como, il dettaglio degli airbag: cos'è successo prima del buio
Ci sono ancora tante cose da chiarire sull'incidente che ha provocato la morte di Tiziana Tozzo e Morgan Algeri a bordo di un suv Mercedes affondato nelle profonde acque del lago di Como il 6 gennaio scorso. Di certo c'è che la coppia - al primo appuntamento - era riuscita a liberarsi dalle cinture di sicurezza, ad aprire le portiere e uscire dall'auto ormai sommersa. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno infatti recuperato i corpi fuori dall’abitacolo, entrambi dal lato del conducente, ma probabilmente per le conseguenze causate dall’acqua gelida e dalla profondità Tiziana e Morgan non sono riusciti a risalire in superficie nonostante l’esperienza del 38enne bergamasco che era un istruttore di volo e un sub esperto. Come ribadito da familiari e colleghi, era addestrato per affrontare situazioni di emergenza, compresa l’uscita da un velivolo caduto in acqua. Faceva periodicamente esercitazioni apposite. Quando la Mercedes è caduta nell’acqua del lago, avrebbe seguito esattamente tutte le procedure corrette non solo per salvarsi, ma per portare in salvo anche Tiziana.
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La Mercedes acquistata pochi mesi fa da Algeri, parcheggiata in viale Geno, la sera dell'Epifania è partita a tutta velocità in avanti, ha urtato e spostato una panchina, ha sfondato il parapetto ed è caduta nel lago. L’impatto ha fatto esplodere gli airbag nella macchina. In pochi istanti, la vettura ha iniziato a inabissarsi. Gli accertamenti tecnici potranno chiarire se a causare la partenza improvvisa e rapida della vettura sia stato un guasto alla macchina oppure un errore umano. Morgan Algeri, come ribadito agli investigatori dalla ex fidanzata e dalla sorella, aveva riscontrato problemi di accensione della macchina, che sembra avesse comunicato anche alla concessionaria.