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Appartamenti svenduti e costi gonfiati: il lato oscuro delle case Green

La denuncia di Confabitare: "Se entrasse in vigore così com'è la normativa europea distruggerebbe il nostro patrimonio immobiliare svenduto ai grandi fondi stranieri"
di Andrea Valle sabato 23 marzo 2024

 Maurizio Gasparri con il Presidente di Confabitare Maurizio Zanni a un convegno

3' di lettura

La direttiva Ue alle case Green procede spedita, ma i problemi cominciano a palesarsi.  Il Ministero dell’Ambiente –secondo le dichiarazioni in Parlamento della viceministra dell’Ambiente Vannia Gava ha appena mappato il parco immobiliare italiano e ha fatto le prime stime degli investimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Direttiva Case Green. Di fatto, restano in corso di elaborazione le misure volte ad accompagnare la riqualificazione energetica degli edifici mobilitando maggiori risorse private; e si sta mettendo a punto una nuova politica per l’efficientamento che avrà un impatto significativo per la crescita del settore delle costruzioni e dell'impiantistica. Fin qui le buone notizie. Da qui arrivano le grane.

A rilevarle è, tra gli altri Confabitare, –associazione proprietari immobiliari – che, pur essendo per una politica di tutela dell’ambiente e della salute rigorosa e anche di salvaguardia della proprietà privata e della dignità economica delle famiglie, non condivide l’impianto comunitario stabilito dalla direttiva EPBD. Il testo della direttiva, ora approvato, imporrebbe infatti notevoli oneri ai proprietari immobiliari, risultando incompatibile con la realtà edilizia e finanziaria italiana. Nonostante le molteplici battaglie condotte dalla suddetta associazione e da alcuni parlamentari su tutti gli aspetti della direttiva, rimane il fatto che la direttiva stessa richieda due miglioramenti di classe energetica, con costi stimati tra i 40.000 e i 100.000 euro, una spesa che, dati gli attuali contesti di mercato, potrebbe ulteriormente aumentare. Ed è evidente che vi sia poca considerazione delle reali capacità delle famiglie di affrontare i lavori di efficientamento.

Dunque Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, sottolinea: “Le famiglie italiane dovrebbero affrontare costi tali da richiedere diverse decadi per essere ammortizzati, senza alcuna garanzia di un reale risparmio sulle bollette. La realtà è che non tutti sono in grado di affrontare i costi previsti, con il concreto rischio che gli immobili non adeguati subiscano una rilevante svalutazione, innescando potenziali fenomeni speculativi nel settore immobiliare. Abbiamo numerosi interrogativi sull'assistenza per i meno abbienti e sulle sanzioni per gli Stati che non rispetteranno i parametri UE. Critichiamo l'attuale direttiva per la mancanza di considerazione verso la salvaguardia della proprietà privata e della dignità economica delle famiglie”. Tutta questa situazione era stata abbondantemente anticipata, sviscerata, elaborata nell’ambito Convegno nazionale di Confabitare svoltosi a Bologna nell’aprile 2023, alla presenza di politici, tecnici e professionisti.

Aggiunge altri punti essenziali al dibattito sulle case Green, Luca Capodiferro, avvocato di Confabitare Varese, che va più nel dettaglio delle spese: “Qui si tratta sul come realizzare i famosi due salti di classe energetica con una spesa che, molto a spanne, copre una possibile forbice che oscilla fra i 40 mila e i 100 mila euro, appunto. Visto quanto accaduto con i prezzi e la reperibilità dei materiali con il 110% è facile immaginare che la forbice potrebbe allargarsi. Quindi ogni famiglia – visti gli ipotizzati risparmi medi annui sulle bollette (altra cosa da verificare vista la privatizzazione selvaggia e vergognosa in corso) – dovrebbe sperare di vivere dai 60 ai 100 anni per poter ammortizzare il costo! E se non ce la fanno? Sarà un caso che a livello nazionale e internazionale vari Fondi abbiano stanziato migliaia di miliardi di euro per fare una campagna acquisti in Europa delle case dei cittadini (a prezzo di molto svalutato)?”. Nella preoccupazione, è palese il riferimento al fatto come il fondo più grande del mondo, Blackrock per rastrellare immobili in Italia (acquistabili da proprietari di case magari in difficoltà economiche) pare abbaia stanziato cifre stellari.

Confabitare, dunque, supportato da molte categorie di settore (soprattutto i periti industriali) critica la direttiva Ue sulle abitazioni green, e promette battaglia. Anche in Europa.


 

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