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Omicidio Cerciello Rega, bendò Hjorth in caserma: carabiniere assolto

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"Il fatto non costituisce reato": è stato assolto in appello il maresciallo dei Carabinieri Fabio Manganaro, imputato per il bendaggio di Christian Natale Hjorth, uno degli americani accusato dell'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. È stato ribaltato, in questo modo, il verdetto di primo grado, quando era stata decisa invece una condanna di due mesi per l'accusa di misura di rigore non consentita dalla legge.

Il giovane americano era stato fermato e portato nella caserma di via In Selci nelle ore successive all'aggressione di Cerciello Rega, ucciso con 11 coltellate nel luglio del 2019 a Roma, insieme a Finnegan Lee Elder. Nelle motivazioni della sentenza di primo grado il giudice monocratico affermò che la misura adottata dal sottufficiale "non è espressamente prevista dalla disposizione di legge" e quindi rappresenta "una assoluta anomalia" su cui "non possono nutrirsi dubbi di sorta".

 

 

 

Questo impianto accusatorio è stato però smontato dalla sentenza di secondo grado. Il difensore dell'imputato, l'avvocato Roberto De Vita, ha affermato che questa decisione "ristabilisce quella fiducia verso la giustizia che le conclusioni del pm in primo grado e con la sentenza del giudice monocratico si era smarrita". Il 10 aprile scorso, intanto, il pg della corte di appello capitolina ha chiesto una condanna a 23 anni e 9 mesi per Finnegan e a 23 anni per Hjorth, nell'ambito del processo di appello bis disposto dalla Cassazione.

 

 

 

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