Cadore-choc, "restate nei forni a gas": come viene cacciata la famiglia israeliana
"Potete restare nei forni a gas": questo quanto il proprietario di un Airbnb a Cadore, in provincia di Belluno, avrebbe detto a una famiglia israeliana, rifiutandosi di ospitarla nel suo alloggio. Una vicenda mostruosa per cui il comune di San Vito in Cadore ha già avviato un'indagine. A denunciare il fatto è stata la famiglia israeliana vittima della discriminazione, che si è vista annullare all'improvviso la prenotazione su Airbnb dal gestore di un appartamento locale con la motivazione più sconvolgente.
L'episodio è stato raccontato sul sito israeliano Ynet. Intanto il sindaco di San Vito di Cadore, Franco De Bon, ha chiesto delle indagini rapide. A occuparsene Digos e Polizia postale. "Nel caso la notizia fosse confermata, posso dire che agiremo contro questa persona a tutela del buon nome della nostra cittadina, che non possiamo tollerare possa essere infangata da episodi del genere", ha detto il primo cittadino.
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"Siamo sconvolti", ha riferito al sito israeliano il papà della famiglia respinta, che avrebbe viaggiato con la moglie e i tre figli. "Io viaggio molto - ha raccontato - e siamo sempre stati ospiti puliti e ordinati. Sembra che l'odio verso di noi a causa della nostra identità israeliana stia ancora una volta affiorando". Del gestore della struttura non si sa molto, solo che si firma "Lorenzo". Non è escluso, comunque, che dalla piattaforma si riesca a risalire alla sua identità.
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