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Reggio Emilia, incendio all'Inalca: si sciolgono le tapparelle delle case, caos in autostrada

martedì 11 febbraio 2025

2' di lettura

Un enorme incendio ha colpito nella notte lo stabilimento Inalca di Reggio Emilia, parte del gruppo Cremonini, specializzato nella lavorazione delle carni. Le fiamme, divampate attorno all’1.30 del mattino, hanno richiesto l’intervento immediato di numerose squadre dei vigili del fuoco, impegnati per ore nel tentativo di contenere il rogo in via Due Canali.

La densa colonna di fumo e il forte odore acre si sono diffusi per chilometri, rendendo visibile l’incendio anche da grande distanza. Il calore sprigionato dalle fiamme è stato tale da danneggiare persino alcune abitazioni vicine, con tapparelle sciolte dal calore. Per il momento, non si registrano feriti, mentre la polizia sta conducendo accertamenti per stabilire le cause dell’evento. Secondo alcune testimonianze, tutto sarebbe iniziato con un forte boato, seguito immediatamente dalla comparsa delle fiamme che si sono propagate rapidamente all’interno dello stabilimento. 

Il primo allarme è stato lanciato da una guardia giurata di servizio nella zona, e in pochi minuti i vigili del fuoco hanno raggiunto l’area, situata nel quartiere artigianale del Tondo, a poca distanza dall’accesso all’A1. Numerosi automobilisti in transito hanno assistito alla scena, e si sono registrati rallentamenti lungo la direttrice autostradale. Nel corso della notte, squadre di soccorso provenienti da Modena, Parma e Bologna si sono unite ai colleghi reggiani per circoscrivere l’incendio e impedire che si estendesse alle zone limitrofe, caratterizzate dalla presenza di uffici, abitazioni e istituti scolastici.

Sul luogo dell’incendio è intervenuto anche il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, che ha dichiarato: "Insieme ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile, stiamo monitorando l’andamento del vasto incendio che si è sviluppato nella notte nello stabilimento Inalca di via due Canali e che appare in via di risoluzione. In attesa di conoscere l’esatta dinamica dell’accaduto e le eventuali ripercussioni sulla qualità dell’aria - per cui Arpae è già al lavoro - abbiamo consigliato, in via precauzionale, a residenti, esercizi, uffici, scuole nelle vicinanze di tenere le finestre chiuse e possibilmente di non svolgere alcuna attività all’aperto". Il sindaco ha poi aggiunto che "per fortuna non ci sono feriti, ma certamente preoccupano le conseguenze che ricadranno sui circa 400 lavoratori impiegati allo stabilimento, per i quali da parte nostra ci sarà massima attenzione e collaborazione", ha concluso Massari.

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