Il caso Garlasco è ancora molto lontano dall'essere risolto. Anche se è stato di fatto riaperto grazie a un'agenzia di investigazione privata e a una consulenza affidata al genetista Pasquale Linarello. Così era stato indicato il profilo genetico di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, come compatibile con il Dna ricavato 18 anni prima dalle unghie della vittima.
Il pool di magistrati, diretto da Fabio Napoleone, sta di fatto smontando le indagini effettuate 18 anni prima. Sono stati infatti scoperti reperti ancora conservati e mai analizzati prima. Poi si è deciso di soffermarsi sulle contraddizioni dell'alibi di Andrea Sempio, in quella ricevuta del parking di Vigevano nelle stesse ore del delitto e conservata per un anno dalla madre e poi consegnata un anno dopo, nel 2008, ai carabinieri.
Soprattutto, le indagini aprono nuovi scenari. In primis, una ricostruzione alternativa alla condanna di Alberto Stasi. E poi, come riporta il Corriere della Sera, la presenza di un ipotetico "secondo uomo" sulla scena del crimine, impronte digitali mai attribuite o analizzate. Tuttavia, anche se le prove dovesse orientare gli inquirenti verso la colpevolezza di Andrea Sempio, mancherebbe ancora il movente. Dettaglio da non sottovalutare. I legali Angela Taccia e Massimo Lovati, quasi a sorpresa, non hanno mai nascosto le loro perplessità sulla condanna di Stasi: "Lui è innocente, ma anche Andrea Sempio".