Oggi, martedì 20 maggio, potrebbe essere stata una delle giornate decisive per quanto riguarda il caso del delitto di Garlasco. In teoria, dovevano essere sentiti dalla Procura Alberto Stasi - a oggi l'unico condannato per l'omicidio di Chiara Poggi -, Marco - il fratello di Chiara - e Andrea Sempio. Ma quest'ultimo, insieme alla sua avvocata, ha deciso di non presentarsi all'interrogatorio della Procura di Pavia. E, come ha svelato il Tg1, è stata ritrovata una sua impronta vicino al cadavere della vittima. L'indagine, perciò, potrebbe essere arrivata a un punto di svolta.
Ma se Alberto Stasi dovesse essere dichiarato innocente, a quanto ammonterebbe il suo risarcimento? L'ex fidanzato di Chiara Poggi ha scontato ben 16 anni di carcere. Un'enormità. Il fine pena è stata fissato dalla Cassazione nel 2030, ma per buona condotta (e lo scomputo di 45 giorni di liberazione anticipata ogni sei mesi) la scarcerazione potrebbe arrivare nel 2028. Come riporta il Messaggero, l'indennizzo viene calcolato in base a un valore giornaliero di detenzione ingiusta. Il valore giornaliero è di 235,82 euro per il carcere e 117,91 euro per gli arresti domiciliari. Si parlerebbe, quindi, di un risarcimento milionario per Alberto Stasi: oltre un milione di euro.
Ma non finisce qui. Come ha spiegato l'avv. Cassazionista Irma Conti, esperta in materia penale, "se Stasi chiede la revisione e viene accolta, potrebbe poi ottenere l'ingiusta detenzione. Che, a differenza di quando interviene la sentenza di assoluzione, non è sottoposta al tetto massimo dei 516.000 euro, ma è illimitata e tiene conto di tutti i danni morali, biologici, di immagine". Ma, come ricorda la stessa esperta, "il risarcimento più importante è quando, se c’è l’errore giudiziario, lo stesso venga sanato e restituita la vita e la libertà al condannato".