I misteri di Garlasco non finiscono mai. Martedì pomeriggio la Procura di Pavia afferma che l'impronta "numero 33" repertata nel 2007 sul muro della villetta di via Pascoli dov'è stata uccisa Chiara Poggi appartiene ad Andrea Sempio, l'amico di suo fratello Marco e da due mesi formalmente indagato per concorso in omicidio. Alla sera, su Italia 1, Le Iene sganciano una nuova bomba presentando la versione di un "super-testimone".
"Dissi all'avvocato della famiglia Poggi che avevo novità sulle gemelle Cappa. Ma l'avvocato mi rispose che c'era già un'indagine in corso su Stasi e che non si poteva sovrapporre un'altra pista", spiega l'uomo in un audio trasmesso dal programma e al centro del servizio di Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese. Le sue dichiarazioni sono state raccolte qualche tempo fa, ma prima di essere mandate in onda sono state consegnate alla Procura di Pavia. Secondo il testimone, qualcuno avrebbe visto una delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, trasportare una borsa pesante il giorno del delitto di Garlasco e gettarla in un fosso. Nel video anche alcuni messaggi vocali di Paola Cappa, insieme a Stefania cugina di Chiara, inviati a un amico, inerenti all'omicidio.
Il testimone, indicato con il nome fittizio di "Carlo", spiega all'inviato che, poco dopo l'omicidio, aveva incontrato in ospedale una donna di Tromello che abitava vicino alla casa della nonna materna delle gemelle Cappa. La donna gli riferì di aver visto Stefania agitata, intenta a entrare nella vecchia casa con una borsa pesante. Carlo precisa che, contrariamente a quanto riportato dai giornali, non ha mai parlato di un alare da camino e aggiunge che la donna gli disse che le gemelle non erano mai state viste lì prima e che l'episodio l'aveva colpita molto.
Questa testimonianza, sottolinea "Carlo", è emersa solo oggi perché allora, secondo lui, "non c'era stata volontà di ascoltare". Incontrato nuovamente il giorno seguente, a De Giuseppe conferma: "Stefania era nel panico, con un borsone", il rumore di qualcosa gettato nel fosso, e aggiunge che le persone che avevano assistito alla scena erano già anziane all'epoca e oggi non sono più in vita. Il super testimone spiega di avere inoltre annotato tutto su dei taccuini.