Dal passato di Andrea Sempio, nuovo indagato per il caso Garlasco, emergerebbe un interesse costante per il delitto. La vittima ovviamente era Chiara Poggi, 26 anni, trovata senza vita nella villetta di famiglia ad agosto 2007. Le attenzioni del 39enne, amico del fratello della vittima, si sarebbero manifestate con due post pubblicati su Facebook e giudicati sospetti dagli inquirenti.
Uno risale al 17 dicembre 2014, giorno della condanna bis di Alberto Stasi (ex fidanzato di Chiara e unico condannato per l'omicidio): quel giorno Sempio avrebbe pubblicato il disegno di una donna nuda ritratta di spalle, accompagnato da una frase tratta dal Piccolo Principe, il libro preferito di Stasi: "L’essenziale è invisibile agli occhi… non dimenticare il mio segreto". Un anno dopo, in occasione della sentenza definitiva della Cassazione, un’altra immagine: un sacrificio animale. Poi, quando emerse per la prima volta pubblicamente il suo stesso nome, sarebbero iniziate le ricerche web sul carcere e su Stasi.
Una delle piste più delicate seguite dagli investigatori è quella sessuale. Secondo una vecchia testimonianza, nel 2007 Marco Poggi, fratello della vittima, mentre era al computer di Chiara avrebbe visto comparire un file proveniente da Alberto Stasi tramite Messenger. E non è escluso che si trattasse di uno dei video o dei messaggi intimi che i due fidanzati a volte si scambiavano. Contenuti che, come emerso nei primi processi, erano custoditi nell’hard disk della ragazza.
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Sempio, come altri amici che frequentavano la casa, potrebbe aver avuto accesso a quel materiale. Un’ipotesi tutta da verificare, ma che rientra tra gli elementi su cui la Procura di Pavia vuole fare luce. In ogni caso, resta da dimostrare sia il reale accesso ai file sia l’eventuale trasformazione in movente.
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