«Dovendo constatare che, ormai, non passa giorno senza che vengano diffuse dagli organi di stampa e dai social, in modo del tutto incontrollato, le più assurde ed implausibili pseudo-informazioni, la famiglia Cappa comunica che non tollererà oltre questo modo di agire illecito e contrario alle norme di civile convivenza».
A scriverlo in una nota gli avvocati Gabriele Casartelli e Antonio Marino, legali della famiglia di Stefania e Paola Cappa, cugine gemelle di Chiara Poggi. E mentre il legale della famiglia Poggi, Marzio Capra, chiede di estendere i prelievi di dna ai tecnici che in passato hanno già analizzato i reperti che riguardano l’omicidio, è stata fissata l’1 luglio la decisione della Cassazione per la valutazione dei «criteri motivazionali» decisi dal Tribunale di Sorveglianza e contestati dalla Procura nel provvedimento con cui ha concesso la semilibertà a Stasi.
Intanto Cleo Koludra Stefanescu, il cui zio era stato condannato per estorsione ai danni di don Gregorio Vitali nel caso del Santuario delle Bozzole, nel suo memoriale ha scritto: «Mio zio Savu in confidenza mi disse che aveva conosciuto una ragazza di Garlasco di nome (omissis). Lei stessa riferiva che c’era un grosso giro di pedofilia e una specie di prostituzione riguardo il Santuario gestito da un custode che lavorava per (omissis)».