Nuovo sviluppo delle indagini sul delitto di Garlasco. Stando a quanto diffuso dal Tg1, gli uomini del Ris dei carabinieri sono da poco entrati nella villetta di via Pascoli, dove venne uccisa la 26enne Chiara Poggi. Il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche è entrato nell'abitazione con tanto di laser, scanner e droni. Obiettivo dell'approfondimento di indagine è riprodurre in 3d la casa e ricostruire le traiettorie delle tracce di sangue.
Intanto sono diversi i nomi indicati a più riprese dalla difesa di Alberto Stasi, l'allora fidanzato della ragazza già condannato in via definitiva a 16 anni per il suo omicidio. Ben prima dell'inchiesta per omicidio che vede indagato il 37enne amico di Marco Poggi, l'avvocato Giuseppe Colli e il professor Angelo Giarda, oggi defunto e 'maestro' dell'attuale legale di Stasi, Giada Bocellari, elencano alla Corte d'appello di Milano "le ipotesi alternative" in grado di smontare la "ricostruzione accusatoria" dimostrando "che gli inquirenti si sono semplicemente accontentati, errando clamorosamente".
Ecco allora che le "ipotesi alternative" sarebbero almeno dieci: da Andrea Sempio, a un "ladro sconosciuto", fino alle sorelle Stefania e Paola Cappa ma anche all'intera "famiglia Galli" e il "tabaccaio" e "panettiere" di Gropello Cairoli. La famiglia Poggi però non ci sta e di fronte al circo mediatico si dice "disgustata". Mamma Rita e papà Giuseppe sono infatti "disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive. Si continua a infangare la memoria di nostra figlia". E ciò con un susseguirsi di "illazioni su una ragazza che non può" replicare, "ricostruzioni romanzesche, "insinuazioni in totale dispregio della realtà" che, al contrario, testimonia di una giovane donna "pulita e semplice".