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Killer delle escort, l'ultima pista: per conto di chi uccideva

Una possibile svolta nelle indagini sugli omicidi di Vasile Frumuzache: ecco perché potrebbe essere "un vero e proprio sicario"
giovedì 12 giugno 2025

1' di lettura

Potrebbe non essere un "semplice" serial killer, Vasile Frumuzache. Ma un vero e proprio sicario per conto della criminalità organizzata. Questa è l'ultima sconvolgente pista degli inquirenti che stanno indagando sul 32enne romeno che ha confessato di aver ucciso Denisa Maria Adas e Ana Maria Andrei, di rispettivamente 32 e 27 anni. Le due giovani escort non sarebbero però le sue uniche vittime.

Durante i sopralluoghi nel casolare di Monsummano Terme (Pistoia) dove vive la guardia giurata insieme alla famiglia sono stati infatti ritrovati altri 3 reperti, una ciocca di capelli, un paio di slip e una vertebra, che potrebbero appartenere ad altre vittime. 

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Un vero e proprio "campo degli orrori" nel quale oltre ai resti umani sono stati rivenuti quattro telefoni cellulari (uno nascosto sotto il sedile dell'auto di Frumuzache) e quattro lame bruciate sempre vicino alla abitazione del romeno. Dettagli, sottolineano fonti investigative, che portano a sospettare che Frumuzache sia legato a un vero e proprio circuito criminale transnazionale dedito allo sfruttamento della prostituzione, in particolare di giovani romene.

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Ad attirare l'attenzione degli inquirenti durante il sopralluogo anche quanto ritrovato lungo il sentiero che costeggia una vigna: un basamento in mattoni con evidenti segni di incendio. Forse il punto in cui l'uomo ha bruciato la testa e i vestiti di Denisa dopo averla decapitata orrendamente. Come detto, potrebbe non essere un atto di sadismo ma un modo per cancellare i segni delle violenze sulla Adas, la Andrei e altre escort "ribelli".

vendetta Prato, il killer di Denisa aggredito in carcere: olio bollente in faccia

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