La vita di Andrea Sempio, 37 anni, è cambiata profondamente a causa della riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. Senza condanna né misure cautelari, Sempio ha lasciato il suo appartamento a Voghera per tornare dai genitori, come dichiarato dal padre Giuseppe a Telelombardia: “Non vive più nella sua abitazione per questa storia che lo vede indagato”. Le pressioni mediatiche, le minacce via email e le difficoltà lavorative hanno segnato la sua quotidianità.
Il caso, che vede Alberto Stasi condannato a 16 anni, si è riaperto nel 2024 con nuove prove: tracce di DNA compatibili con Sempio sotto le unghie di Chiara, tre telefonate effettuate nei giorni precedenti al delitto e un ticket di parcheggio a Vigevano che mette in dubbio il suo alibi. Tecniche genetiche avanzate hanno però confermato la leggibilità delle tracce, portando a un avviso di garanzia per Sempio, descritto come “molto provato e stanco” dal suo legale. Le indagini proseguiranno con accertamenti su impronte e dimensioni delle scarpe sulla scena del crimine.
La famiglia di Chiara Poggi vive ancora il dolore della perdita di una figlia. Rita Preda, madre di Chiara, ha espresso disappunto per le insinuazioni su presunti amanti, ribadendo la colpevolezza di Stasi e denunciando il clima di gossip.