Il ritrovamento di un Dna maschile ignoto sul tampone orale fatto a Chiara Poggi, la 26enne trovata senza vita nella villetta di famiglia a Garlasco nel 2007, fa muovere la Procura di Pavia in due direzioni: innanzitutto bisogna capire se quel profilo sia ignoto o se invece sia l’effetto di una contaminazione, magari da parte di chi ha eseguito le analisi. Il secondo filone, invece, consiste nella ricerca di potenziali "sospettati". Secondo la Procura diretta da Fabio Napoleone, l’ignoto sarebbe un complice del nuovo indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Lo riporta il Corriere della Sera. Ricordiamo, comunque, che l'unico condannato per il delitto è l'ex fidanzato della vittima, Alberto Stasi.
La ricerca, quindi, verrà fatta tra le vecchie amicizie di Sempio, che all’epoca aveva 19 anni. Possibile, per esempio, che si parta dagli ex compagni di scuola dell'uomo, che l'anno del delitto aveva sostenuto la maturità. Ovviamente, non essendoci tabulati né tracciati dei cellulari, il lavoro si preannuncia piuttosto complesso. Intanto purtroppo si continua a speculare sul caso Garlasco: il Garante della privacy è intervenuto per bloccare la diffusione a pagamento sul web di alcune fotografie prese dal fascicolo autoptico di Chiara Poggi. Allo stop, immediato, è seguita l'intenzione di indagare.