Ormai l'esame di Maturità è diventato un optional. Si allunga la lista degli studenti "ribelli" che, con tanto di calcolatrice alla mano, decidono di astenersi dalla prova orale. L'ultimo si chiama Enea Zenoglio e arriva dal liceo Bagatta di Desenzano. Lo studente ha compiuto un atto di dissidenza verso il governo ritenuto "di estrema destra" e verso il sistema scolastico.
Tutto vero. Il liceale, attivista nel Fronte della Gioventù Comunista, ha raccontato la propria esperienza a Radio Onda d’Urto. "I due scritti sono stati l’origine del mio gesto. Il voto della prima prova ho ritenuto che non fosse rappresentativo del mio percorso scolastico degli ultimi cinque anni. La seconda prova era in linea con quello che ho sempre fatto, anche se potranno testimoniarlo tutti i miei compagni di scienze umane, la traccia era particolarmente difficile". Quanto basta per far cambiare idea a Enea.
Guai però dirgli che emula i suoi colleghi in giro per l'Italia. Per Enea è sbagliato "imputare al lavoro della commissione" il suo gesto. Piuttosto nel mirino c'è l’alternanza scuola-lavoro poiché "serve per togliere spazio alla crescita personale e rendere gli studenti dei lavoratori ubbidienti". Ma le sparate non finiscono qui: "Non do tutte le responsabilità a questo governo di estrema destra, la riforma Valditara è in linea con la riforma della Buona Scuola di Matteo Renzi quindi la responsabilità ricade su tutto lo spettro politico parlamentare". Infine non manca l'attacco al ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara che a suo dire "è sempre stato pronto a reprimere la voce degli studenti piuttosto che dare una risposta al disagio che esprimiamo. Ha una visione ottocentesca dell’istruzione".