Domenica scorsa, la tragedia l’autostrada A4: un uomo anziano ha imboccato la carreggiata contromano, percorrendo circa sette chilometri prima di provocare uno scontro frontale devastante. Il bilancio è stato drammatico: quattro persone hanno perso la vita, mentre una donna è rimasta gravemente ferita.
Oggi, a distanza di pochi giorni, Silvia Moramarco, l’unica sopravvissuta al terribile incidente, ha ripreso conoscenza. Ricoverata nel reparto di terapia intensiva del Niguarda di Milano, ha mostrato segni di miglioramento incoraggianti. Prima di essere ricoverata aveva urlato: "Salvate mio marito". Che però era già morto.
"Silvia si è svegliata, reagisce alle terapie e sa tutto, ricorda i dettagli del terribile incidente che è costato la vita al marito e alla coppia di amici", racconta un’amica stretta a La Stampa. L'amica è anche una collega di lavoro. Il cammino verso la guarigione sarà ancora lungo, ma la notizia del suo risveglio ha portato sollievo ai familiari e a chi le vuole bene. Per certo, Silvia si troverà ad affrontare una situazione devastante: suo marito non c'è più.
Tra le vittime del frontale, infatti, il marito di Silvia, Amodio Giurni, dipendente di Bpm. Per lui i colleghi hanno organizzato un momento di raccoglimento: un rosario, che si terrà questa sera alle 18 nella chiesa della Madonna del Bosco in corso Vercelli, a Novara. Il funerale sarà celebrato domani mattina, giovedì 31 luglio, alle 10.30, a Tito, in provincia di Potenza, suo paese d’origine. L’organizzazione è stata affidata a un’agenzia funebre di Alessandria.
Le salme di Gianni Grossi e Mario Paglino, amici della coppia e anch’essi rimasti uccisi nell’impatto, sono state trasferite dall’obitorio di Magenta a quello dell’ospedale di Legnano, dove verranno sottoposte agli accertamenti previsti. Le esequie di entrambi si terranno venerdì mattina alle 10.30, nella basilica di San Gaudenzio.
Diversa la situazione per Egidio Ceriani, l’82enne di Magenta che ha provocato l’incidente percorrendo l’autostrada in senso contrario. La sua salma è stata posta sotto sequestro giudiziario. Sarà il magistrato incaricato a stabilire quando e dove verrà eseguita l’autopsia.