CATEGORIE

Taser, l'origine della "Parola della settimana"

Tutta la verità sulla "pistola elettrica" che la sinistra vorrebbe vietare
di Massimo Arcangeli domenica 24 agosto 2025

2' di lettura

Quattro carabinieri indagati – due in Sardegna, due in Liguria – per i due morti di Olbia e di Genova a seguito dell’uso del taser ai loro danni. Il dispositivo, un’arma di dissuasione a bassa letalità in dotazione alle forze dell’ordine di oltre cento paesi dei cinque continenti (Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera, Grecia, Repubblica Ceca, Finlandia, Stati Uniti, Canada, Brasile, Giappone, Corea del Sud, Kenya, Repubblica del Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda, ecc.), è stato sperimentato per la prima volta in Italia nel 2018 con l’approvazione di un decreto, firmato da Matteo Salvini (4 settembre), all’epoca Ministro dell’Interno, con cui ne era stato autorizzato l’impiego in 11 città: Milano, Torino, Padova, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Caserta, Napoli, Brindisi, Catania, Palermo.

Della “pistola elettrica” (o “storditore elettrico”), il cui utilizzo sarebbe entrato a regime quattro anni dopo, ne erano stati allora acquistati trenta esemplari da distribuire alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza.

Inventata nel 1969 da Jack Cover, un fisico nucleare newyorkese che terminò di lavorarci nel 1974, e classificata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite fra gli strumenti di tortura, l’arma da elettroshock di cui parliamo è stata messa in commercio negli anni Settanta dalla Taser, fondata nel 1970 dallo stesso Cover. Nel 2014 l’azienda tecnologica americana ha ritirato dal mercato statunitense e canadese il modello X26, lanciato nel 2003. Era la versione più pericolosa del dispositivo, data la potenza della scarica elettrica, per i sofferenti di cuore.

La parola taser, anche questa un’invenzione di Jack Cover, è il quasi acronimo – più pronunciabile di tser – di Tom Swift and his Electric Rifle (“Il fucile elettrico di Tom Swift”), un romanzo per ragazzi del 1911, pubblicato dalla Stratemeyer Syndicate, dal nome del suo fondatore (Edward Stratemeyer), con lo pseudonimo di Victor Appleton. Nella storia, ambientata in Africa e parte integrante di un ciclo il cui protagonista era un eroe d’infanzia di Cover, l’arma sparava dardi elettrici contro animali da safari e rossi pigmei.

tag
taser
matteo salvini
viminale

Quotidiano francese Le Monde contro Salvini, "vicino a Mosca": attacco gratuito

Allerta Viminale Piantedosi e le minacce a Libero: "Indagini per trovare i colpevoli"

Il retroscena Macron, "invidia di Meloni e paura di Le Pen": cosa c'è dietro l'attacco all'Italia

Ti potrebbero interessare

Le Monde contro Salvini, "vicino a Mosca": attacco gratuito

Piantedosi e le minacce a Libero: "Indagini per trovare i colpevoli"

Elisa Calessi

Macron, "invidia di Meloni e paura di Le Pen": cosa c'è dietro l'attacco all'Italia

Albert Doinel

Per l'opposizione la Patria non è Roma

Daniele Capezzone