Stessa spiaggia stesso mare non vale se ti chiami Barack Obama. Per quest'anno l'ex presidente americano non andrà a Kailua Beach, Hawaii, e neppure a Martha's Vineyard, al largo della costa del Massachusetts; in attesa di stendersi al sole di Gaza Beach, se e quando la realizzerà Tony Blair, il Nobel per la pace ha scelto Portofino. È la prima volta per Barack in Liguria ma non in Italia: ovviamente, da quando ha lasciato la Casa Bianca, è già stato almeno una volta in Toscana. In altre occasioni è stato ospite di Tom Hanks sullo yacht dell'attore, ha praticato kite-surf con Richard Branson e paddleboard, per una volta senza miliardari attorno.
Mentre la flottilla che tanto piace ad Hamas avanza come una nuova Invencible Armada verso la costa palestinese, l'icona mondiale dei progressisti se ne fotte e preferisce la Piazzetta e magari un tuffo davanti a San Fruttuoso. Ieri sera è arrivata la moglie Michelle, atterrata all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova con volo privato per il quale era stata istituita una no fly zone per motivi di sicurezza nei cieli del capoluogo ligure. Oggi è atteso anche lui. La coppia sarà ospite sullo yacht del regista Steven Spielberg. Gli Obama sembrano essere ancora insieme, almeno in vacanza. Alla Casa Bianca lei zappava la terra e lui lavorava per l'assistenza sanitaria anche ai meno abbienti; una volta via da Washington, però, i due si sono affezionati a uno stile di vita ancora più dispendioso. Difficile immaginare uno come l'ex presidente a bordo delle scalcagnate imbarcazioni pro-Pal, in compagnia di una Greta ingrugnita e fra giramenti di droni vari. Eppure Barack Hussein alla armata brancaleone antisionista farebbe comodo.
Anche se non ha mai nascosto di non amare affatto il Medio Oriente, regno della violenza politica e religiosa, al quale ha sempre preferito l'Estremo Oriente dove persino gli islamici sono maniaci del lavoro (in particolare nell'Indonesia di Lolo Soetoro, l'amato secondo marito di sua madre, Stanley Ann Dunham), nonostante tutto questo, Obama ha qualche scheletro nell'armadio per quanto riguarda la crisi scoppiata il 7 ottobre 2023. Elliot Kaufman del Wall Street Journal già un mese dopo le stragi di Hamas negli insediamenti israeliani al confine con Gaza, ricordava i molti errori commessi da Barack con il terrorismo palestinese. A partire dall'aiuto che il Nobel per la pace 2009 ha fornito all'Iran, sostegno politico e militare dei peggiori gruppi armati della regione, Isis esclusa. Obama ha inviato a Teheran 1,7 miliardi di dollari in contanti, ha sbloccato circa 100 miliardi di dollari di beni congelati e ha liberato l'industria iraniana dall'embargo più duro. Il piano per disimpegnare gli Stati Uniti dal Medio Oriente, scriveva allora, «era adeguatamente complesso: trovare un riavvicinamento con l'Iran che gli permettesse di stabilizzare la regione al posto nostro.
Com'era prevedibile, Teheran ha usato il denaro per rafforzare ogni fronte (Gaza, Libano, Cisgiordania, Siria, Iraq e Yemen) nella guerra attuale contro Israele». Il resto della politica di Obama ha spianato la strada ad Hamas e complici. Nell'agosto 2012, ha tracciato la famosa “linea rossa” in Siria. Gli Stati Uniti avrebbero risposto militarmente se Damasco avesse usato armi chimiche. «Quando Assad lo fece un anno dopo, Obama cedette e lasciò che la Russia lo salvasse fingendo di rimuovere tutte le armi chimiche».
Anche il ritiro dall'Iraq nel 2011, solo per vedere le milizie sostenute dall'Iran colmare il vuoto, ha fatto il gioco del fronte rivoluzionario incentrato sul regime degli ayatollah; ma soprattutto, secondo Kaufman, Barack aveva la possibilità di distruggere Hamas nella guerra di Gaza del 2008-2009 ma non lo fece. «Tutto ciò ha solamente preparato la guerra successiva, nel 2014, ma il rovesciamento di Hamas non era nemmeno in discussione con Obama alla Casa Bianca». «Se qualcuno si è reso complice delle atrocità di Hamas, quello è Barack Obama», conclude Kaufman. Ma per fortuna un premio Nobel per la pace non si mischia coi pacifisti col debole per i jihadisti. Per quest'anno sulla spiaggia di Gaza ci va Greta da sola.