Botti e fuochi d'artificio per il ritorno di Geolier a Napoli. Il rapper è arrivato a bordo di un pullmino bianco nel rione Gescal, alla periferia di Napoli, dove è nato e dove vive. L'accoglienza è stata quella riservata a una star. Tantissime le persone che lo hanno festeggiato, tra fan, amici e parenti.
Su delega della Procura della Repubblica di Velletri, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri, con il supporto del Gruppo di Frascati e del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Velletri nei confronti di 14 persone. Gli indagati, tutti residenti tra Velletri e Lariano, sono gravemente indiziati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di stupefacenti (hashish e cocaina) e favoreggiamento personale, per un totale di circa 80 capi d'imputazione. L'indagine, avviata nel settembre 2024, ha portato alla luce un'articolata rete di spaccio attiva nei centri storici di Velletri e Lariano, con un'organizzazione strutturata e gestita prevalentemente da giovani.
Alcuni luoghi di aggregazione erano stati trasformati in veri e propri punti di riferimento per il traffico illecito. Decisive, secondo quanto riferito dai militari, le segnalazioni di commercianti e residenti. Nel corso dell'inchiesta, sono stati sequestrati 4,1 kg di hashish (circa 43 mila dosi), 400 grammi di cocaina (1.800 dosi), alcune dosi di Mdma e marijuana. Sono state arrestate in flagranza 14 persone, 6 denunciate a piede libero e 16 segnalate alla Prefettura quali assuntori. Le cessioni avvenivano talvolta a credito o in cambio di beni di prima necessità o di lusso, con un volume d'affari stimato in diverse centinaia di euro al mese. Durante l'esecuzione dell'ordinanza, i militari hanno effettuato ulteriori 16 perquisizioni domiciliari, rinvenendo 47 grammi di hashish, 41 di cocaina, 10 di marijuana, circa 2.500 euro in contanti e materiale per il confezionamento. Arrestato anche un uomo a Lariano, mentre un altro è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio e tre sono stati segnalati per uso personale. Al termine delle operazioni, due indagati sono finiti ai domiciliari, mentre nove sono stati trasferiti presso le case circondariali di Velletri, Roma e Frosinone. (NPK) Fonte: u.s. carabinieri
Il presidente ad interim della Siria Ahmad al-Sharaa ha affermato giovedì che i drusi sono parte integrante del Paese e ha denunciato le azioni di Israele come fonte di divisione. Al-Sharaa ha parlato dopo giorni di scontri tra miliziani drusi e tribù beduine sunnite insieme alle forze di sicurezza governative che hanno causato decine di morti. “Affermiamo che la tutela dei vostri diritti e delle vostre libertà è una delle nostre priorità principali”, ha detto rivolgendosi specificamente al popolo druso in Siria. “Respingiamo qualsiasi tentativo, straniero o interno, di seminare divisione tra le nostre fila. Siamo tutti partner in questa terra e non permetteremo a nessun gruppo di distorcere la bella immagine che la Siria e la sua diversità rappresentano”.
Dario Gambarin, un artista veronese, ha creato un'immagine di Papa Leone XI, il “Papa verde”, utilizzando un trattore per scolpire l'opera d'arte nel suo campo vicino a Verona. Gambarin ha abbozzato l'opera su un foglio di carta prima di salire sul suo trattore per tracciare il volto del Pontefice sul campo di 25.000 metri quadrati. Accanto all'immagine del Papa, Gambarin ha inciso le parole “pace nel mondo”. A differenza delle sue altre opere, Gambarin ha lasciato l'erba verde sul volto del Papa, rendendo l'opera d'arte quasi interamente verde. Questo mese il Papa ha celebrato una messa speciale per la “cura del creato” nei giardini della sua residenza estiva a Castel Gandolfo. Leone ha dichiarato di voler portare avanti l'eredità ecologica di Francesco. Nel corso degli anni, Gambarin ha ritratto molte figure politiche e storiche di spicco nella sua arte, tra cui Papa Francesco, Barack Obama, Nelson Mandela, George Orwell, Greta Thunberg e Leonardo da Vinci.
Un attacco di droni russi durante la notte sulla città ucraina di Vinnytsia ha causato almeno otto feriti. Gli attacchi russi hanno colpito quattro città ucraine nella notte tra martedì e mercoledì mattina. Circa 400 droni Shahed e droni esca sono stati lanciati da Mosca, oltre a un missile balistico, secondo quanto riferito dall'aeronautica militare ucraina. Almeno 15 persone sono rimaste ferite negli attacchi che hanno preso di mira principalmente le infrastrutture energetiche, secondo quanto riferito dalle autorità. A Vinnytsia, otto persone sono rimaste ferite, cinque delle quali hanno riportato ustioni, ha dichiarato Natalia Zabolotna, vice capo dell'amministrazione regionale. Ha inoltre segnalato danni a strutture industriali e ad almeno quattro edifici residenziali.