La Corea del Nord ha testato il lancio di un missile balistico tattico, nel quale è stato introdotto un nuovo sistema di navigazione autonomo, nel Mar Orientale. Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha assistito al test. Kim, riferisce l'agenzia di stampa governativa Kcna, ha espresso "grande soddisfazione". Le foto mostrano anche il leader nordcoreano intento a visitare una struttura che ospita enormi veicoli lanciamissili in costruzione.
"Non giornalisti, ma organi di propaganda e di polizia al servizio di questo governo": i pro Pal, esponenti di Cambiare Rotta e Potere al Popolo!, lo hanno urlato durante la protesta contro le redazioni di Libero e de Il Giornale.
"Siete soltanto servi dei sionisti": questo uno dei cori intonati dai pro-Pal alla manifestazione organizzata sotto le redazioni di Libero e de Il Giornale in via dell'Aprica a Milano.
“Hai mai sponsorizzato qualcosa… e poi ti sei chiesto: perché l’ho fatto?”
Succede più spesso di quanto immagini.
Sponsorizzazioni sportive, culturali, benefiche.
Con la speranza di “farsi vedere”. Di “ottenere clienti”.
E invece: nessun contatto, nessuna richiesta, nessun ritorno.
Solo frustrazione.
Perché?
Perché troppo spesso la sponsorizzazione viene vista come una scorciatoia — e non per quello che è davvero: un investimento di branding.
E come ogni investimento, va pianificato. Valutato. Integrato in una strategia.
Il mercato, intanto, cresce.
Nel 2025 le sponsorizzazioni nel mondo toccheranno i 117,1 miliardi di dollari. In Italia supereranno 1,4 miliardi.
Segno che sempre più aziende ci credono.
Ma quante lo fanno davvero bene?
La verità è semplice: non è importante cosa sponsorizzi, ma come e a chi lo comunichi.
E soprattutto: cosa succede dopo l’evento.
Hai previsto contenuti? Una call-to-action? Un modo per restare in contatto con chi ti ha visto?
Se la risposta è no… stai solo attaccando un logo a un muro. Sperando che parli da solo.
Il rischio? Spendere 5.000 euro per “farsi vedere” e poi non avere più budget per le campagne che portano clienti.
È come investire in un’insegna luminosa… senza prima aprire la serranda.
Le sponsorizzazioni possono funzionare.
Ma solo se sono parte di un sistema più ampio.
Serve coerenza con il brand.
Serve una narrazione chiara.
Serve un piano che sappia trasformare la visibilità in qualcosa di più.
Per questo, prima di firmare un contratto, fermati un attimo e chiediti:
- È un’iniziativa che parla davvero al mio pubblico?
- Posso raccontarla con contenuti interessanti?
- Mi aiuta a rafforzare il posizionamento del mio brand?
Se mancano queste condizioni, non è strategia. È improvvisazione.
Guarda il video con gli esperti della Central Marketing Intelligence per scoprire come scegliere solo le sponsorizzazioni che hanno davvero senso per il tuo business, evitando sprechi e agendo in modo data-driven.
Nel marketing di oggi, non vince chi fa di più. Vince chi sceglie meglio.
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Il presidente americano Donald Trump ha affermato che "valuterà" la possibilità di inviare un sistema di difesa missilistica Patriot all'Ucraina. "Li hanno chiesti, è un sistema molto costoso", ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca rispondendo a chi gli chiedeva di commentare le indiscrezioni del Wall Street Journal sulla possibilità che gli Stati Uniti forniscano un ulteriore apparato missilistico a Kiev.