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Vincenzo De Luca denunciato: "Vergogna. Verrai travolto dalla giustizia penale e politica"

giovedì 25 luglio 2024
2' di lettura

"Vincenzo De Luca, come te l'aggia dicere. Biden alla fine ci è arrivato, 'Mi dimetto', ahhh. La vogliamo smettere? Quand'è che poi ti fermi?". E' furioso Ciro Fiola, presidente nazionale di AICAST ed ex presidente della Camera di Commercio di Napoli, nel corso di una conferenza stampa in cui annuncia di aver denunciato il governatore Pd della Campania Vincenzo De Luca per il commissariamento della Camera di Commercio di Napoli. Per la cronaca, Fiola è anche il padre di Bruna Fiola, consigliera regionale del Pd (con 20mila voti in dote). Il caso, dunque, è destinato a sconvolgere anche il Partito democratico.

Il presidente di Regione è "colpevole in primis di non aver ancora firmato il decreto per l'insediamento del nuovo Consiglio. Il Rup non ci ha per niente agevolato. Anzi, ci ha rovinato perché viste tutte le dichiarazioni mendaci che hanno presentato le associazioni cosiddette storiche avrebbe dovuto escluderle ai sensi degli articoli 14 e 15 del disciplinare. E poi c'è De Luca. Voglio sottolineare che è l'unico presidente di Regione in Italia che entra a gamba tesa in un rinnovo camerale chiedendo al Rup di passar sopra alle falsità, alle violazioni, agli arresti. Basta", spiega Fiola. 

"Sul nuovo commissario voglio ricordare che può fare solo l'ordinaria amministrazione. Su questo non si transige. Abbiamo già avvisato il Prefetto, noi andremo ad occupare la Regione e la Camera di Commercio perché le imprese stanno soffrendo questa impasse dovuta esclusivamente al presidente De Luca". Fiola ha, quindi, illustrato le iniziative legali che sono state intraprese nei confronti del presidente della Regione Campania: una denuncia querela alla Procura della Repubblica che ipotizza una serie di illeciti e chiede di aprire un'indagine su ciò che sta accadendo è stata presentata da AICAST Napoli, presieduta da Giuseppe Bonavolontà. A spiegare l'azione l'avvocato penalista Giuseppe Stellato: "Noi abbiamo esposto dei fatti in procura che poi questi avranno rilevanza penale, amministrativa, e configureranno un abuso, una omissione, una usurpazione, un falso non sta a noi stabilirlo. Noi abbiamo denunciato un comportamento indebito e illegittimo da parte della regione che a nostro avviso incide sul corretto funzionamento istituzionale di un ente creando così un meccanismo distorsivo".

"Verrà la giustizia amministrativa che ti sostituirà, perché noi il decreto lo avremo - è l'anatema lanciato da Fiola contro De Luca -. Poi ci sarà la giustizia penale, perché io ci credo, e che farà il suo corso. E poi la giustizia politica, che sarà la più importante, perché chi semina vento raccoglie tempesta. La tua tempesta ti sta travolgendo: aspetta, non ti muovere, perché ti travolgerà con tutta la violenza che hai dimostrato in questi 8 anni in cui hai fatto il presidente della Regione. Vergogna".

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Casa, da servitori dello Stato ad abusivi da sfrattare

Hanno fatto la scorta a Giovanni Falcone, dato la caccia a criminali internazionali ed ora sono un “problema” da affrontare con reparti antisommosa e ufficiali giudiziari. Da servitori dallo Stato ad abusivi da sfrattare. Parliamo di 53 agenti interforze(tra Polizia e Guardia di Finanza) impiegati in funzioni ad alto rischio come anti terrorismo, scorte. Trasferiti a Roma per servizio negli alloggi Erp, secondo la legge 203 del ’91 (in affitto agevolato), dopo 17 anni si vedono richiedere la casa dall’impresa proprietaria dei fabbricati (Boccea Gestioni Immobiliari Srl) che chiede ora lo sfratto esecutivo per finita locazione (il terreno è del Comune). “Dopo anni di sacrifici mi ritrovo cacciato di casa senza l’appoggio di nessuno - si sfoga Giuseppe Ciavardone agente di scorta di molti magistrati - pensavo ora di godermi la pensione andando a pesca con mio nipote. Oggi non so nemmeno se la settimana prossima mi ritroverà qui”. 
Ad accogliere l’appello degli agenti il sindacato Snap che ha messo a disposizione anche un avvocato: “Tutte le persone coinvolte - spiega Luigi Parenti titolare dello studio Parenti di Roma e che nella controversia rappresenta il sindacato - sono rientrate in una graduatoria comunale e avevano diritto a quell’alloggio. La costruzione delle case è avvenuta anche grazie ad un finanziamento del ministero dei Trasporti. Poco più di un milione di euro. Il progetto, con il supporto di Regione Lazio e Roma Capitale, doveva risolvere il problema dell’alloggio a quegli agenti trasferiti da altre città per esigenze di servizio particolari. Sono dei servitori dello Stato - continua l’avvocato rivolgendosi direttamente a Comune, Regione e Governo- si sono sacrificati e ora vengono messi in mezzo ad una strada”. La società Boccea Gestioni Immobiliari, a scadenza dei termini di locazione, ha deciso di non rinnovare i contratti di affitto. Su 54 case solo uno ha ottenuto il rinnovo, tutti gli altri verranno mandati via. Per il resto la soluzione sembra passare necessariamente per una via politica.
“Le case costruite in “convenzione”e date in locazione - ci confida uno degli agenti coinvolti che non vuole apparire - solitamente vengono o rinnovate o riscattate a prezzo calmierato. Qui ci viene chiesto un costo di mercato per noi insostenibile. Nessuno di noi ha potuto mettersi i soldi da parte, da un lato perchè non ci arrivavamo con gli stipendi e poi perchè ci è sempre stato detto che avremmo risolto con un riscatto di questo alloggio. Abbiamo avuto diversi approcci con la società, sembrava tutto potesse risolversi ma così non è stato. Oggi ci ritroviamo quasi tutti in pensione e nessuno ci concede un mutuo oltre un certo limite”. “Il governo potrebbe emanare un documento che coinvolga la società proprietaria a vendere a determinati prezzi o in alternativa che venga obbligata sempre la società a stabilire un affitto di quattro anni più 4 in rispetto della legge 392/78 - è l’appello dell’avvocato Parenti- I tempi stringono, gli sfratti sono già esecutivi e il 10 marzo hanno colpito un agente della Guardia di Finanza cacciato di casa all’alba da due reparti della Polizia in assetto anti sommossa. “Il ministro Salvini si era impegnato a risolvere la cosa con un intervento alla Camera ma alla fine tutto si è risolto con una proroga di un anno, praticamente nulla”. “Questo non è vivere - si sfoga un altro collega - questa è sopravvivenza”.

Germania, Merz non ottiene la maggioranza al Bundestag per diventare cancelliere

Il leader della Cdu, Friedrich Merz, non ha ottenuto al primo turno la maggioranza richiesta al Bundestag per essere eletto cancelliere. Per l'elezione sono necessari 316 voti. Al primo turno Merz ha ottenuto 310 voti a favore e 307 contrari. Tre gli astenuti.

Yemen, attacco israeliano sul porto di Hodeida

I ribelli Houthi dello Yemen hanno diffuso un filmato che mostra un enorme incendio in una fabbrica di cemento seguito a un attacco aereo israeliano che ha colpito il porto di Hodeida nella tarda serata di lunedì. Colpita una fabbrica di cemento nel distretto di Bajil, nella provincia di Hodeida, secondo quanto riferito dai ribelli. L'esercito israeliano ha dichiarato che più di 20 aerei da combattimento israeliani hanno preso parte all'operazione, sganciando più di 50 munizioni su decine di obiettivi.

Usa, Trump: "Meme vestito da Papa? Era uno scherzo"

 "I media fake news non amano gli scherzi". Lo ha detto Donald Trump, nello Studio Ovale, rispondendo a una domanda di un giornalista sul meme, pubblicato dalla Casa Bianca, in cui il presidente Usa appare vestito da Papa. "Non ho niente a che fare" con quell'immagine, "l'ha fatta qualcuno, non ne so nulla", ha detto il tycoon, affermando che l'immagine è stata fatta con "l'intelligenza artificiale". "Mia moglie ha pensato che era carina", ha scherzato il presidente, "se fossi un Papa non mi sarei potuto sposare".