"Grazie presidente, stava per battere il record di Mario Draghi per la sintesi nelle risposte": Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, lo ha detto alla premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di inizio anno alla Camera. "Ah sì? Sto andando bene? Meglio, perché ho sentito che alcuni colleghi si erano un po' lamentati", ha risposto provocatoriamente la presidente del Consiglio. E il giornalista ha controreplicato: "Più sintetica di così...". "Va bene, menomale. Ho risposo di sì ma ho anche aggiunto delle cose, Mario Draghi non lo faceva. Devo imparare meglio. Adesso proviamo, vediamo se c'è qualcuno che si becca il sì o il no netto", ha chiosato Meloni.
All'inizio della conferenza, invece, Bartoli ha parlato della possibilità che la democrazia sia in crisi, lanciando l'allarme sul "bavaglio" ai giornalisti. E la premier ha controbattuto: "Non ritengo di dovermi difendere dalle previsioni di dover rappresentare un limite per la libertà di stampa o la democrazia. Questo governo non intende comprimere i diritti della stampa né il sostegno all'editoria. Sento dire spesso che io non risponderei alle domande dei giornalisti. Nel 2024 ho risposto a 350 domande". Infine, un appunto rivolto alla stampa: "Mi capita frequentemente di trovare virgolettate sui giornali cose che non ho mai detto né mai pensato, fatti che non sono avvenuti: mi piacerebbe che provassimo a ripartire con un piede diverso, io assicuro ancora più rispetto per il vostro lavoro, mi permetto di chiedere rispetto per il mio".
Lo scontro a Milano tra antagonisti e centri sociali contro la Polizia
Video a cura di Alessandro Aspesi
"Bonelli e Fratoianni in piazza a Milano". Il duo si è unito alla protesta contro il Remigration Summit in corso a Gallarate e "terrà un comizio pro-Palestina e contro le destre". Il motivo? "Queste vogliono espellere i clandestini che delinquono".
Il video di Alessandro Gonzato
"L'organo ufficiale della polizia di Stato: Libero". A prendersela con il quotidiano è un manifestante sceso in piazza a Milano per protestare contro il Remigration Summit, l'incontro in corso a Gallarate. Per l'uomo "i compagni" sono "trattati come terroristi". Poi l'appello: "A fianco del popolo palestinese e dei lavoratori".
Video a cura di Alessandro Gonzato
I militari del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia hanno arrestato un cittadino spagnolo di 46 anni, ritenuto responsabile di introduzione nello Stato e detenzione illegale di armi da guerra e comuni, anche clandestine, con relativo munizionamento, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate. Dopo aver seguito gli spostamenti del sospetto i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione ad Aprilia e hanno trovato diversi borsoni e sacche che contenevano armi. Scoperti 7 fucili mitragliatori, 7 fucili, anche a pompa, 6 carabine, 23 pistole, tra semiautomatiche e revolver, 3 bombe a mano, circa 2.500 cartucce di vario calibro, silenziatori, 2 giubbotti antiproiettile e due uniformi delle forze dell’ordine complete. Rinvenute anche 189 banconote da 50 euro, per un valore complessivo di 9.450 euro, verosimilmente contraffatte, oltre 300 grammi di hashish.