Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato Donald Trump alla Casa Bianca, diventando il primo leader straniero a visitare il presidente degli Usa da quando ha imposto dazi su Paesi in tutto il mondo. Netanyahu ha promesso di eliminare il deficit commerciale con gli Stati Uniti dopo che Israele è stato colpito da tariffe del 17% da Trump la scorsa settimana. Mentre incontrava Trump nello Studio Ovale, il primo ministro ha detto che Israele lavorerà per eliminare il deficit commerciale "molto rapidamente" e ha aggiunto che Israele lavorerà anche per eliminare le barriere commerciali con gli Stati Uniti. "Israele può servire da modello per molti Paesi che dovrebbero fare lo stesso", ha detto Netanyahu, aggiungendo: "Sono un campione del libero scambio e il libero scambio deve essere un commercio equo".
Il presidente russo Vladimir Putin, in un'intervista per un documentario con il giornalista Pavel Zarubin, dice di credere in una "riconciliazione" tra Mosca e Kiev: "La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile, nonostante la tragedia che stiamo vivendo ora. È solo questione di tempo", ha detto il leader del Cremlino, aggiungendo inoltre che la Russia, in ogni caso, ha la forza e i mezzi per portare a termine il conflitto senza utilizzare le armi nucleari. Da Kiev intanto il presidente ucraino Zelensky mantiene la sua posizione sulla proposta di tregua di tre giorni per il 9 maggio, la ricorrenza del Giorno della Vittoria in Russia: "I russi chiedono un cessate il fuoco mentre continuano a colpire l'Ucraina ogni singolo giorno. Si tratta di cinismo allo stato puro".
Si chiudono con una messa pomeridiana nella Basilica di San Pietro i Novendiali, i nove giorni di lutto che seguono la morte del Papa. A celebrare la funzione il Cardinale Dominique Mamberti, Protodiacono del Collegio Cardinalizio ma anche il porporato scelto per annunciare l'elezione del nuovo Pontefice dal balcone della Basilica una volta che dal comignolo della Cappella Sistina sarà uscita la fumata bianca. Davanti all'altare c'è la Cappella Papale, cioè l'insieme di tutti coloro che hanno diritto a partecipare alle celebrazioni liturgiche del Papa. Tra questi gli occhi di tutti sono puntati sui cardinali che mercoledì 7 maggio si ritireranno dalla vita pubblica per dare il via al Conclave. Una celebrazione di circa un'ora e mezza in cui l'officiante Mamberti ha citato nel corso dell'omelia non solo Papa Francesco ma anche Benedetto XVI e Giovanni Paolo II.
Nel giorno in cui si celebra il 43° anniversario della legge 164 del 1982, che per la prima volta ha riconosciuto legalmente in Italia le persone trans consentendo la rettifica anagrafica del sesso nei registri dello stato civile, ha preso il via il primo Trans Pride Milano. Il corteo è partito da piazza Duca D’Aosta, davanti alla stazione centrale, e ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone che hanno sfilato dietro uno striscione con la scritta: “contro ogni repressione trans e rivoluzione”. “Oggi si celebra il primo Trans Pride di Milano, il 4 maggio è una data particolare per noi perché nel 1982 fu approvata la 164, che è l’unica legge ad oggi che regola i nostri percorsi di affermazioni di genere”, ha dichiarato Alec di Trans Pride Milano. “È una legge che ha i suoi tempi, insomma sono passati 43 anni, però è tempo appunto di creare altre alternative, di iniziare ad ascoltare la comunità sotto questo fronte, soprattutto di smetterla di fare tavoli in cui noi non ci siamo, in cui si parla di noi però e i percorsi che vengono proposti non sono ciò che noi desideriamo”, ha concluso.
Il corteo dell'orgoglio granata e della protesta anti-Cairo dei tifosi del Torino.