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Blitz antimafia a Palermo, chi finisce in manette

martedì 3 giugno 2025
1' di lettura

I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un'ordinanza cautelare emessa dal gip, su richiesta della Dda diretta da Maurizio de Lucia, a carico di 29 persone. Per 16 sono scattati gli arresti e per 13 l'obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria. Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsioni, esercizio abusivo del gioco d'azzardo, reati contro la persona e il patrimonio e in materia di armi, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.

Le indagini sono state condotte dal nucleo investigativo di Palermo tra il 2023 e il 2025 sul mandamento mafioso di Porta Nuova, storicamente uno dei più potenti e pericolosi della città. Gli indagati non erano stati inclusi nei provvedimenti dello scorso 11 febbraio nell'operazione "Grande Inverno", che aveva portato in carcere 181 persone. 

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Senaldi: "Il prof anti-Meloni? Il clima d'odio c'è ma è un altro"

"Il professore che aveva augurato alla figlia della Meloni di fare la fine della ragazzina di Afragola uccisa è stato sospeso. In una trasmissione di orientamento sinistro ho assistito a una analisi surreale: quel gesto deprecabile è colpa dell'odio instillato dalla destra. Io non credo francamente che quel professore pendesse dalle labbra di Meloni o Salvini. Perché il clima d'odio c'è, ma è un altro". Il videocommento di Pietro Senaldi.

Senaldi: "Mezzo Pd imita la Meloni. E Repubblica sta zitta"

"Giorgia Meloni ha fatto sapere che Giorgia Meloni andrà al seggio ma non ritirerà le schede. Apriti cielo, giù critiche dalla sinistra. L'atteggiamento della premier però non è isolato: metà esponenti del Pd faranno lo stesso perché non vogliono che alcuni quesiti passino. Come mai Repubblica non li critica?". Il videocommento di Pietro Senaldi

Roma, "il medico del Papa": la truffa e l'arresto choc

La Polizia di Stato di Roma, a seguito di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un sessantatreenne di nazionalità argentina, gravemente indiziato dei reati di esercizio abusivo della professione medica su territorio italiano e di truffa aggravata ai danni di persone offese. Le indagini condotte dal locale Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, hanno avuto origine dalla denuncia sporta dai genitori di un quindicenne con disturbi neurologici, i quali si erano rivolti al professionista argentino in quanto ritenuto “luminare” per quel tipo di patologia.

Lo stesso sedicente medico infatti millantava di essere stato il costante riferimento sanitario di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, nonché quello di 54 Cardinali in carica, circostanze poi smentite in sede di accurati accertamenti investigativi. Il sedicente medico prescriveva dunque al bambino un percorso di terapia descritto come innovativo e sperimentale, attraverso l’utilizzo del “trapianto di cellule staminali” che, nel tempo, unitamente a una riduzione dei costi delle cure, avrebbe comportato, un notevole miglioramento sotto diversi aspetti: da quello comportamentale a quello del linguaggio.

Il percorso terapeutico, durato 2 anni, per il quale sono stati versati dalla famiglia circa 30 mila euro in contanti, conseguiti dal sedicente medico con “abilità collaudata e glaciale scaltrezza”, ha comportato continue somministrazioni di sostanze vietate (prodotti olezzanti, con data di scadenza superata e certamente guasti). Durante le indagini la Polizia Postale ha eseguito un’accurata perquisizione presso l’abitazione del sedicente professionista, ove venivano rinvenute circa 400 schede personali di pazienti nonché numerose provette di laboratorio contenenti esami di urina, sangue e numerose confezioni sigillate di medicinali scaduti da anni.

Simone Inzaghi in Arabia, in sottofondo... Una gaffe incredibile

"Io sono Simone Inzaghi, e oggi comincia la mia storia con l'Al Hilal". Con un video diffuso sui social, l'Al Hilal ha ufficializzato l'ingaggio di Simone Inzaghi, che ha appena salutato l'Inter dopo 4 anni sulla panchina nerazzurra. Il tecnico italiano, ex Lazio, ha firmato un contratto di due anni per circa 50 milioni di euro. Nelle immagini diffuse dal club saudita, in sottofondo si sente la telecronaca di un gol di Filippo Inzaghi, fratello di Simone, commentato dal giornalista Sandro Piccinini.