"Io sono Simone Inzaghi, e oggi comincia la mia storia con l'Al Hilal". Con un video diffuso sui social, l'Al Hilal ha ufficializzato l'ingaggio di Simone Inzaghi, che ha appena salutato l'Inter dopo 4 anni sulla panchina nerazzurra. Il tecnico italiano, ex Lazio, ha firmato un contratto di due anni per circa 50 milioni di euro. Nelle immagini diffuse dal club saudita, in sottofondo si sente la telecronaca di un gol di Filippo Inzaghi, fratello di Simone, commentato dal giornalista Sandro Piccinini.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha compiuto una visita ufficiale nella Città del Vaticano dove ha incontrato Papa Leone XIV. Accompagnato dalla figlia Laura, per il capo dello Stato è stato il primo incontro ufficiale con Leone XIV. Ad accoglierlo nel Cortile di San Damaso, il reggente della Casa Pontificia, mons. Leonardo Sapienza, con alcuni gentiluomini della Famiglia Pontificia. Da qui il presidente della Repubblica ha raggiunto la seconda Loggia del Palazzo Apostolico in ascensore. L'incontro con il Pontefice si terrà nella Biblioteca Privata del Papa.
Il colloquio è avvenuto a porte chiuse, seduti al tavolo della Biblioteca, terminato intorno alle 10:10, durato poco meno di un'ora, su diversi temi. Il giorno stesso dell'elezione di Leone XIV, l'8 maggio, il capo di Stato aveva espresso "fervidi auguri", sottolineando il valore della pace "disarmata" e "disarmante" evocato dal papa affacciandosi per la prima volta dalla Loggia della Basilica. "In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze piu' dure di tanta barbarie, desidero assicurarle - scriveva il presidente nel suo messaggio - l'impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone".
Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Migliaia di giordani hanno festeggiato la prima storica qualificazione della loro nazionale di calcio alle fasi finali dei Mondiali 2026. I tifosi hanno intonato cori a sostegno della loro squadra, sventolando le bandiere del proprio paese e festeggiando per le strade di Amman. La nazionale giordana, allenata dal marocchino Jamal Sellami, si è qualificata dopo aver sconfitto per 3-0 l'Oman e dopo che la Corea del Sud ha battuto la nazionale irachena. I Mondiali del 2026 si terranno dall'11 giugno al 19 luglio 2026 e saranno ospitati da Stati Uniti, Messico e Canada.
Dopo che Donald Trump ha minacciato di tagliare i contratti governativi assegnati alla società spaziale SpaceX di Musk e ai suoi servizi internet satellitari Starlink, Musk ha risposto tramite X che SpaceX “inizierà immediatamente a dismettere la sua navicella spaziale Dragon”. La capsula, sviluppata con l'aiuto di contratti governativi, è fondamentale per il funzionamento della stazione spaziale. La Nasa fa affidamento su SpaceX anche per altri programmi, tra cui il lancio di missioni scientifiche e, alla fine di questo decennio, il ritorno degli astronauti sulla superficie lunare. SpaceX è l'unica azienda statunitense attualmente in grado di trasportare equipaggi da e verso la stazione spaziale, utilizzando le sue capsule Dragon da quattro persone. Le versioni cargo della capsula Dragon vengono utilizzate anche per trasportare cibo e altre forniture al laboratorio orbitante. Le capsule Soyuz russe sono attualmente l'unico altro mezzo per trasportare gli equipaggi alla stazione spaziale.
Il presidente Donald Trump ha ospitato il cancelliere tedesco Friedrich Merz alla Casa Bianca, alla vigilia dell'anniversario del D-Day, che portò al crollo del regime di Adolf Hitler. “Non fu un giorno piacevole” per il suo Paese, ha esordito Trump. ”Beh signor Presidente - è intervenuto Merz - alla fine è stata la liberazione del mio Paese dalla dittatura nazista". I due leader hanno poi discusso sulla guerra tra Russia e Ucraina. “Sappiamo cosa vi dobbiamo”, ha continuato Merz a proposito della Seconda guerra mondiale. "Ma questo è il motivo per cui dico che l'America è, ancora una volta, in una posizione molto forte per fare qualcosa per questa guerra e porvi fine. Quindi parliamo di cosa possiamo fare insieme".