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Donald Trump scatenato dopo l'attacco: "Bullo iraniano, pronti a devastarti"

domenica 22 giugno 2025
1' di lettura

Donald Trump annuncia, con un discorso alla Nazione pronunciato alla Casa Bianca, l'attacco degli Stati Uniti a tre impianti nucleari dell'Iran. "Gli impianti di Fadow, Natanz e Isfahan sono stati completamente distrutti, è stato uno spettacolare successo militare", afferma il presidente americano- Alle sue spalle il segretario di Stato Usa Marco Rubio, il vicepresidente JD Vance e il capo del Pentagono Pete Heghseth. "L'Iran, il bullo del Medio Oriente, deve ora fare la pace. Se non lo farà, gli attacchi futuri saranno molto più devastanti e molto più facili da portare a termine", ha aggiunto Trump.

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Daniele Capezzone

Trump contro l'Iran: "Da 40 anni gridano morte agli Usa? Ora basta"

"Pochi minuti fa fa l'esercito Usa ha effettuato massicci attacchi di precisione sui tre principali impianti nucleari del regime iraniano nei pressi di Natanz ed Esfahan. Tutti hanno sentito questi nomi per anni, mentre si costruivano questi impianti orribilmente distruttivi. Il nostro obiettivo era la distruzione della capacità di arricchimento nucleare dell'Iran e lo stop alla minaccia nucleare posta dallo stato sponsor numero uno al mondo del terrorismo. Stasera posso riferire al mondo che gli attacchi sono stati un successo militare spettacolare. I principali impianti di arricchimento nucleare dell'Iran sono stati completamente e totalmente annientati. L'Iran deve ora fare la pace, altrimenti gli attacchi futuri saranno molto più devastanti. Da 40 anni l'Iran dice “morte all'America, morte a Israele”. Hanno ucciso la nostra gente facendogli saltare le braccia e le gambe, con bombe lungo la strada. Era la loro specialità. Abbiamo perso più di mille persone e centinaia di migliaia in tutto il Medio Oriente e nel resto del mondo sono morti come diretta conseguenza del loro odio. In particolare tanti sono stati uccisi da loro generale Qasem Soleimani, che ho deciso molto tempo fa di eliminare. Voglio ringraziare e congratularmi con il premier Bibi Netanyahu, abbiamo lavorato come una squadra, come forse nessuna squadra ha mai funzionato prima. C’è molta strada da fare per eliminare questa orribile minaccia contro Israele voglio ringraziare i militari israeliani per lo splendido lavoro che hanno fatto e soprattutto voglio congratularmi con i grandi patrioti americani che pilotavano quelle magnifiche macchine. Un'operazione del genere il mondo non l'ha mai vista per molti decenni e si spera, non ne avremo più bisogno. Voglio congratularmi con il Capo di Stato Maggiore Generale Dan Razin Caine e tutte le brillanti menti militari coinvolte. Adesso ci dovrà essere la pace o ci sarà una tragedia per l’Iran molto più grande di quella a cui avete assistito negli ultimi otto giorni. Ci sono molti obiettivi rimasti. L'operazione di stasera è stata la più difficile e forse la più letale, ma se la pace non arriva rapidamente noi inseguiremo gli altri obiettivi con precisione, velocità e abilità. La maggior parte di questi obiettivi possono essere aggiunti in pochi minuti. Domani il generale Kaine e il segretario Hegseth terranno una conferenza stampa. Grazie, Dio benedica Israele e Dio benedica l'America". Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca dopo l'attacco contro l'Iran.
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Usa attaccano Iran, Netanyahu: "Trump cambierà la storia"

Gli Stati Uniti sono ufficialmente entrati al fianco di Israele nella guerra contro l'Iran. "Congratulazioni presidente Trump, la sua coraggiosa decisione di colpire gli impianti nucleari iraniani cambierà il corso della storia", ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo le offensive di Washington. "L'America ha dato prova di una superiorità assoluta. Ha fatto ciò che nessun altro Paese al mondo avrebbe potuto fare. La storia ricorderà che il presidente Trump ha agito per negare al regime più pericoloso del mondo le armi più pericolose del mondo", ha aggiunto. "Trump e io diciamo spesso 'pace attraverso la forza'. Prima viene la forza, poi viene la pace".

Sandro Ruotolo, la carezza agli ayatollah: "I nemici sono le pallottole"

"Anche io sono contro Trump e sono contro Netanyahu. Se gli ayatollah sono nostri nemici? I nostri nemici sono le pallottole. Dobbiamo fare una de-escalation. Dobbiamo pensare a costruire un mondo di pace. C'è preoccupazione per la terza guerra mondiale, quella espressa da Papa Francesco, l'avverti nelle chiacchiere all'aeroporto. C'è paura per questi nazionalismi, l'America, Putin, Israele. Poi certo in Iran c'è un regime, ma non è con le bombe che si risolve" così l'eurodeputato del Pd Sandro Ruotolo, a margine della manifestazione contro il riarmo.
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
 

Manifestazione contro il riarmo, cosa spunta in piazza: il dettaglio-choc

Durante la manifestazione per la pace che si è tenuta a Roma hanno sfilato anche bandiere dell'Iran e della Russia. Oltre 400 associazioni e realtà pacifiste e nonviolente sono scese in piazza nel pomeriggio di oggi, sabato 21 giugno, per protestare “contro guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”. Peccato però che tra la folla siano comparsi i simboli di due Paesi non proprio volti alla pace.

Il corteo è partito da Porta San Paolo, piazzale Ostiense, alle 14 si è concluso al Colosseo con un flash mob: decine di persone si sono distese per terra su lenzuola bianche per 4 minuti, a simulare i morti sotto il rumore delle bombe su Gaza. In sottofondo un audio inviato dall'ingegnere del suono palestinese Oussama Rima. Poi un minuto di rumore. 

L’appuntamento ha messo in luce le profonde divisioni esistenti tra le opposizioni. Se infatti alla manifestazione hanno partecipato sia il leader del M5s, Giuseppe Conte, che i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, dall'altra ha dato forfait la segretaria del Pd Elly Schlein, che invece era attesa, insieme a Peppe Provenzano, al congresso dei Verdi e socialisti europei in Olanda. Nel corso della manifestazione, inoltre, non sono mancati striscioni, attacchi e slogan contro Israele e contro il governo italiano.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev