Tutto pronto a Milano per il corteo dei centri sociali e della sinistra a sostegno del Leoncavallo. Nel frattempo gli antagonisti "scaldano i motori" nella mattinata: un gruppetto si è presentato davanti alla vecchia sede del Leonka insultando il ministro degli Interni ("Piantedosi pezzo di m***a") e tirando petardi contro le forze dell'ordine.
E' stata nel frattempo notificata agli organizzatori del corteo di protesta contro lo sgombero una prescrizione del questore che prevede il termine della manifestazione in piazza Fontana. I manifestanti, quando nei giorni scorsi hanno depositato il preavviso del corteo, in partenza per le 15 da Porta Venezia, avevano indicato come termine piazza del Duomo, dove però sono in corso già altri avvenimenti. Per questo motivo il questore, Bruno Megale, dopo alcune riunioni, ha fatto notificare loro la prescrizione. La prescrizione non impedisce comunque che durante la gestione dell'ordine pubblico possa essere presa una decisione differente e venga permessa la prosecuzione. Allo stato attuale, quindi, il percorso previsto andrà da piazza Oberdan lungo la circonvallazione fino a piazza Medaglie D'Oro, e poi in corso di Porta Romana, a risalire, viale Sforza, largo Augusto e piazza Fontana.
Un primo corteo, sempre previsto per oggi nell'ambito della mobilitazione nazionale dal titolo "Giù le mani della città" partirà invece alle 12 da piazza Duca D'Aosta, nei pressi della stazione Centrale, per poi entrare in via Melchiorre Gioia girare in viale della Liberazione e arrivare in Porta Venezia per ricongiungersi alla partenza dell'altro.
"Mi auguro che al corteo per il Leoncavallo non ci siano incidenti. Per noi trovare una soluzione alternativa affinché questo simbolo di Milano non muoia resta prioritario", ha auspicato venerdì il sindaco di Milano Beppe Sala, che avrebbe trovato già una nuova casa al centro sociale più famoso della città, in zona Corvetto. Sala, ospite della Festa dell'Unità, è tornato sul tema dello sgombero. "Non si è mai visto che per uno sgombero del genere non venga avvertito il sindaco. Guai a paragonare il nostro centro sociale al caso romano. Personalmente spero che CasaPound venga sgomberata domani mattina ma se li equipariamo dimentichiamo la storia e il valore sociale del Leoncavallo. Per me è stata una pagina bruttissima".