La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro giovani, tre italiani di 24, 26 e 28 anni e un domenicano di 23, ritenuti responsabili della rapina di un orologio di lusso commessa lo scorso ottobre nella zona della movida ai danni di un danese di 35 anni L'indagine condotta dai poliziotti del Commissariato Centro è nata dalla denuncia del danese che, la notte del 2 ottobre scorso, verso le ore 5 e 30, dopo aver trascorso la serata con un amico in una discoteca di corso Garibaldi, ha raccontato di essere stato avvicinato da un giovane che, con insistenza, pretendeva di offrirgli un passaggio con la propria autovettura. Dopo circa 300 metri, l'uomo è stato aggredito alle spalle da tre persone, una dei quali lo ha colpito con un violento calcio alla gamba destra facendolo rovinare per terra. Mentre lo immobilizzava con l'intento di strappargli l'orologio del valore di 25mila euro.
Un video inedito, ripreso dalla bodycam di un agente, documenta i primi istanti dell’intervento della polizia della Pennsylvania all’interno di un McDonald’s, dove Luigi Mangione viene fermato e poi arrestato. Mangione si presenta con un falso nome, “Mark Rosario”, dopo che un dipendente del locale aveva segnalato la sua presenza in seguito alle segnalazioni di alcuni clienti che credevano di riconoscerlo. Il 27enne era ricercato per l’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato di UnitedHealthcare, ucciso a colpi d’arma da fuoco su un marciapiede di Midtown Manhattan nel dicembre 2024. Le dichiarazioni rese durante l’intervento e gli oggetti trovati nello zaino sequestrato potrebbero diventare prove centrali al processo. La difesa, però, sostiene che siano elementi da escludere, perché ottenuti tramite una perquisizione illegale e senza che a Mangione fossero notificati i suoi diritti. I pubblici ministeri respingono queste contestazioni.
In vista delle festività natalizie, il Comando Provinciale di Pesaro e Urbino ha intensificato i controlli contro la vendita di prodotti non conformi e potenzialmente dannosi per la salute. Le verifiche, condotte dai finanzieri del Gruppo di Pesaro e delle Compagnie di Fano e Urbino, hanno interessato diversi esercizi commerciali della provincia, portando al sequestro di 110.000 decorazioni, addobbi natalizi e oggettistica varia. Tutti i prodotti erano privi delle indicazioni obbligatorie in lingua italiana e dell’etichettatura contenente informazioni fondamentali come produttore, Paese di origine, materiali utilizzati, eventuali sostanze pericolose e istruzioni per l’uso. Secondo il Codice del consumo, queste informazioni sono essenziali per garantire la tracciabilità dei prodotti e assicurare che non siano stati impiegati materiali nocivi, tutelando così la salute dei consumatori. Oltre al sequestro della merce, i titolari delle attività commerciali sono stati segnalati alla Camera di Commercio, con il rischio di sanzioni amministrative fino a 25.000 euro.
Controllo del territorio, attività di osservazione e segnalazioni tramite l'App YouPol: è su questo triplice fronte operativo che, negli ultimi giorni, la Polizia di Stato ha messo a segno 8 arresti nelle aree del Quarticciolo e di Centocelle, nel quadrante est della Capitale. In via Palmiro Togliatti, sono stati gli agenti della Sezione Volanti ad intercettare un giro di droga gestito da quattro giovani. Con la stessa dinamica, un altro giovane pusher, di origini tunisine, è stato intercettato sempre dalle Volanti ed è ora gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell'abitazione e nella cantina di un 40enne romano, investigatori del V Distretto Prenestino, hanno scoperto una base destinata allo smercio in piazza con 2 kg di droga tra hashish e cocaina. Gli ultimi arresti a due passi dal Quarticciolo, nel quartiere Centocelle, a seguito di una segnalazione tramite l'applicazione YouPol.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arriva a Palazzo Chigi per l'incontro con la premier Giorgia Meloni, in piazza il flash mob di +Europa con il grido "Slava Ucraini". Fuori dalla sede del governo, luogo del vertice, è stata fissata la bandiera dell’Ucraina.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev