Il direttore di Libero Vittorio Feltri parla della Festa della donna: “Le donne hanno già raggiunto la parità e lo dicono i fatti: la maggioranza degli avvocati, per esempio, è donna. Ci sono ancora eccezioni, certamente, ma mi irrita sentir dire che le donne rispetto agli uomini guadagnano meno: non è possibile perché nel nostro Paese esistono contratti di lavoro collettivi che non distinguono tra maschio e femmina. Sia nel pubblico che nel privato. La verità è che le donne si sono conquistate la loro indipendenza soprattutto studiando: fino al secolo scorso era difficile che una ragazza s’iscrivesse all’università, poi le porte degli atenei si sono spalancate anche per loro. Le donne studiano, meglio e di più degli uomini, sono più tenaci e devono dimostrare a se stesse e agli altri di essere all’altezza dei compiti che vengono loro assegnati. Sono convinto che non sia il caso di fare una questione sui termini che vengono utilizzati, è una pratica oziosa. Le donne non sono hanno raggiunto la parità, ma nella maggior parte dei casi, grazie all’applicazione, la sensibilità, l’intelligenza, alla resistenza, sono più brave degli uomini. Io non voglio festeggiare l’8 marzo, voglio festeggiare le donne: nel mio giornale ce ne sono tante e brave. Hanno il problema della maternità e a volte non sanno a chi far accudire i loro figli. Io allora ho aperto le porte del giornale ai bambini. Forza donne, non fatevi intimidire da nessuno, siete superiori”.
È Inter a Cremona, il Milan ospita il Sassuolo: due partite per ripartire dopo le recenti scoppole. La Juve cerca vendetta con il Monza. E Napoli-Roma vale tantissimo…
Mancano poche ore alla finale di Supercoppa tra Milan e Inter. Vi dicono che non è una partita decisiva e importante? Solo balle: ecco perché (e quali sono le conseguenze per chi perde).
di Fabrizio Biasin
CastelDenaro, viaggio nella città-covo del boss Matteo Messina Denaro. A Castelvetrano il capo dei capi ha costruito la sua rete di protezione. In pochi anni il piccolo centro di 35mila abitanti in provincia di Trapani è diventata la "nuova Cina" della Sicilia con uno sviluppo industriale mai visto prima. Ma su quel territorio ci sono storie di chi ha visto la paura da vicino, intimidazioni, bombe e minacce che hanno segnato questi anni con l'ombra incessante del boss che ha tenuto in ostaggio tutto il Paese. Qui riproponiamo il reportage di LiberoTv in cui avevamo visto da vicino il "feudo" di Messina Denaro.
Il tecnico dei bianconeri è riuscito a trasmettere la sua idea di calcio a un gruppo che sembrava “perso”. Il suo gioco potrà non piacere, ma questo è un problema solo per chi non lo ama. Una Juventus a sua immagine, la lezione di Massimiliano Allegri a chi lo attacca.
di Fabrizio Biasin