"Come un film, ero con lei fino a due minuti prima. L’ho raggiunta e mi ha detto solo: è un pazzo". Queste le prime parole che Anna Laura Valsecchi ha riferito al marito dopo essere stata accoltellata senza motivo in piazza Gae Aulenti, una delle zone più frequentate di Milano. Operata, la 43enne è fuori pericolo di vita: "Mi hanno detto che l’operazione è andata bene ma che le prossime 48 ore sono decisive", afferma il marito al Corriere della Sera, raccontando di essere stato avvisato al telefono da una donna che gli ha telefonato con il cellulare della moglie, "una signora, che non conoscevo. Mi ha detto che si era fatta dare il telefono da mia moglie, e mi aveva chiamato. Mi ha detto: 'Sono qui con sua moglie'. Mi ha detto cosa era successo. Ho ripreso la bicicletta, e sono volato là". "Lei era ancora là, con il coltello infilzato nella schiena. Ma era sveglia e cosciente, almeno finché non l’hanno sedata".
Poi è partita per ore la caccia all'uomo. Quell'uomo che - come si vede dai filmati delle telecamere - l'ha accoltellata con un coltello da cucina dalla lama di 30 centimetri. Lui, un 59enne con due precedenti identici datati 20 agosto 2015, quando in poche ore accoltellò due anziani di 78 e 84 anni a Villa di Serio e Alzano, nella provincia di Bergamo in cui è nato e dove ha sempre vissuto.
Motivo per cui Vincenzo Lanni fu dichiarato parzialmente incapace di intendere e di volere, affetto da un disturbo schizoide della personalità, e condannato a 8 anni di reclusione e a 3 in una struttura psichiatrica. Al pm che lo interrogò all’epoca, confidò che si sentiva un fallito dopo aver perso il lavoro da programmatore informatico e che se non fosse stato fermato avrebbe tentato di uccidere anche donne. Come la runner che scampò a un agguato in un parco solo perché fu raggiunta da un altro sportivo mentre l’uomo stava per saltarle addosso con un cavo per le cuffie dell’i-Pod.