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Pensa alle rughe, non alle pensioni: Elsa parla con Vespa della vecchiaia

Elsa Fornero

Il ministro confida al giornalista i suoi crucci legati all'invecchiamento, ma scappa alle domande dei lavoratori. D'altronde lei scarica sempre sugli altri le colpe degli errori al governo

Andrea Tempestini
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  di Mario Giordano Dice che le piacerebbe togliersi le rughe. Usa qualche crema, per il momento. Ma vorrebbe fare di più. Lo ha confidato a Bruno Vespa, dopo aver aggiunto altri dettagli importanti sulla sua esperienza governativa, per esempio la passione per l'opera di Verdi («Le trame sono ridicole, ma la musica mi trasporta») e la sua capacità di cucinare ciotole di cereali e ciotole di verdure. Elsa Fornero è fatta così: ama le cose semplici. Il risotto. E le creme di bellezza. Vorrebbe spazzare via le rughe, ma per il momento non ha tempo: è troppo impegnata a spazzare via i pensionati. Il ministro ricorda anche che una volta, dopo aver invitato Monti a cena, fece bruciare il risotto. Ma i segni sulla padella sono nulla rispetto ai segni che portano sulla pelle gli italiani che finiscono nelle sue grinfie, dagli esodati ai giovani precari . Elsa in effetti è una specie di Re Mida al contrario: tutto quello che tocca, rovina. Da ultimo sono finiti nel suo mirino i  poveretti che nella loro vita hanno commesso un gravissimo errore: hanno cambiato lavoro. E, per questo motivo, ora che stanno per andare a riposo si vedono presentare un conto-salasso da 80mila, 100mila finanche 300mila euro. Si paga per andare in pensione, vi rendete conto? Alì Babà e i quaranta ladroni, al confronto, erano dei signori. Come sapete Libero da qualche giorno sta denunciando questa ignobile situazione dei ricongiungimenti onerosi. E ha chiesto, come s'usa fare,  un intervento del governo. Una parola. Una risposta. Risultato? Niente di niente. Un silenzio devastante. La signora Elsa delle Rughe, nel frattempo, è stata dappertutto, da Napoli ad Amsterdam, s'è presentata a qualsiasi incontro e convegno, avrebbe parlato anche all'incontro rionale dei pifferai senza fiato, pur di non rendere conto agli italiani di questa situazione. Va detto a onore del vero che la situazione s'è creata   per una legge non sua, ma di sicuro lei non fa fatto nulla per risolverla. E di fronte a centinaia di migliaia di cittadini che chiedono lumi, continua a tacere. Evidentemente la signora Elsa delle Verdure è troppo impegnata ad ascoltare l'opera di Verdi: “Va pensiero sull'ali truffate”. Le trame dell'opera sono ridicole, ha ragione la musicofila Elsa, ma quelle del governo anche di più. Da qualche mese ci stiamo chiedendo a che diavolo serva un esecutivo tecnico se tecnicamente sbaglia ogni cosa che fa (gli esodati, i ricongiungimenti, etc). E adesso finalmente abbiamo trovato la risposta: l'esecutivo tecnico una tecnica l'ha messa a punto, in effetti. Quella della fuga. Ci avete fatto caso? Scappano via come lepri, si dileguano in un amen, non fai tempo a porre loro un problema che zac, si sono già rifugiati dentro il libro di Vespa a parlar di rughe. Poi finisce che la gente li contesta in ogni dove. Per forza: anziché dare risposte ai cittadini preferiscono parlare delle ciotole di cereali. Poche pagine prima, per altro, mrs Fornero aveva confessato al conduttore di Porta a Porta: a febbraio stavo per dimettermi sul serio, poi ci ho rinunciato. E' la conferma che, da quando è al ministero, non ha mai azzeccato una decisione.  La signora, per altro, dice di avere un animo sensibile. Di commuoversi molto. Alla sua prima conferenza stampa pronunciò la parola “sacrifici” e pianse come una fontana rotta.  Nel libro di Vespa descrive tutte queste belle sensibilità torinesi, la figlia, il figlio, il maritino professore pure lui, l'intimità del desco, i ragionamenti sofferti. Ebbene, ma allora c'è qualcosa che non torna: perché una donna così sensibile non si sente nemmeno in dovere di rispondere a quei poveretti che, per una norma ingiusta, devono scegliere tra sottomettersi a una rapina o rinunciare alla pensione? Possibile che non possa dire nulla? Possibile, soprattutto, che non possa fare nulla?  E' vero che la signora Fornero è piuttosto abituata a scaricare responsabilità. La riforma del lavoro vacilla? Colpa del Quirinale che non volle il decreto. Scoppia il caso esodati? Colpa dell'Inps che le ha fornito i dati. Sbaglia il vestito per il giuramento al Quirinale? Colpa della domestica che le ha preparato il capo dal colore sbagliato. Povera Elsa:  le rughe restano e lei invece scappa. Scappa sempre. La musica la trasporta, la paura pure, evidentemente. Adesso, per esempio, dopo Napoli, Trento, Amsterdam, Roma e Torino (tappe del suo tour delle ultime ore) dove sarà finita? Qualcuno mi ha suggerito: nella sua casetta di Courmayuer, in Val d'Aosta. E potrebbe essere plausibile: lassù infatti, di questi tempi va in scena il festival del noir. E chi meglio di lei, con tutti questi pensionati stroncati, può parlare del delitto perfetto?  

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