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Servizio Pubblico, Santoro: "Con Berlusconi ho vinto io, la sinistra sbaglia"

Monologo a Servizio Pubblico, il teletribuno spara a zero contro chi lo ha criticato, anche per lo stipendio a La7

Giulio Bucchi
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Più che un monologo, Michele Santoro ha tirato un bel pistolotto a chi, dalle colonne di Repubblica e Unità e dalla segreteria del Partito democratico l'ha accusato di aver tirato la volata al grande nemico, Silvio Berlusconi. Si è anche sparsa la voce che Zio Michele, invitando il Cavaliere a Servizio Pubblico la scorsa settimana, abbia semplicemente speculato economicamente, puntando ad ascolti record perché il suo stipendio a La7 è legato allo share. Balle, ha controbattuto Santoro nell'ultima puntata del suo talk show. "Innanzitutto mi hanno attaccato perché ho perso il confronto con Berlusconi - ha esordito il teletribuno - ma ho vinto!". E poi ha spiegato perché: "Io sono stato l'unico ad avergli fatto ammettere di aver confuso, sulla questione della congiura internazionale, Bundesbank con Deutsche Bank". Lezione a sinistra - I giornali, certi giornali, dovevano titolare su questo, suggerisce Santoro, e invece hanno preferito fare altre scelte. Forse perché, pressati dalle ansie di Bersani e Pd, hanno cercato il capro espiatorio con cui spiegare la rimonta di Berlusconi. Accusando di fatto Santoro di aver avuto il match point, la testa del Cav su un piatto d'argento, e di aver fallito il colpo di grazia. "Mi hanno addirittura attaccato sullo stipendio di La7 - ha proseguito - quando invece, superato il 12% di share, non percepisco un euro in più". Attacchi bassi, vili. Anche perché, conclude Zio Michele, in campagna elettorale combattono nel fango i peones, mentre i big (da Monti a Bersani) se ne stanno belli belli comodi, fuori dalla rissa. Aspettando che qualcuno combatta al posto loro, e se sbaglia s'arrabbiano pure.

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