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Gentilini (Lega): "Kabobo? Iniezione letale o lavori forzati"

La dichiarazione choc a La Zanzara. Dove spiega: "Io voglio che gli immigrati si appuntino sul petto un pezzo di lenzuolo, con nome, cognome e luogo di destinazione". Poi attacca la Kyenge...
di Sebastiano Solano domenica 26 maggio 2013

2' di lettura

"Ci vuole la pena di morte, un criminale che si macchia di un delitto così efferato non deve vivere negli alberghi delle prigioni coi miei soldi e quelli dei cittadini. Certi delitti vanno puniti". E' il pensiero del candidato sindaco a Treviso della Lega Nord, Giancarlo Gentilini, su Kabobo, il picconatore che una settimana fa uccise 3 persone a Milano.  Iniezione letale o lavori forzati - Ospite a La Zanzara, in onda su Radio 24, Gentilini ci va giù duro:"Ci vorrebbe un'iniezione letale perché la morte deve essere data lentamente. Sono portavoce della volontà della gente e quelli di Kabobo sono delitti senza senso, è un delitto pazzesco e la pazzia va eliminata". Per l'esponente della Lega "l'unica alternativa sono i bagni penali di francese memoria, andare a spaccare pietre dalla mattina alla sera finché non riescono più a spezzare le pietre. C'è chi difende la vita e fa sproloqui, ma li vorrei vedere se accadesse ai loro familiari, è molto facile parlare sulla pelle degli altri".  Attacco alla Kyenge - Gentilini è un fiume in piena e spiega il perché, a suo giudizio, a Kabobo va inflitta una pena severa: "Quando giro per Treviso i miei concittadini dicono che Kabobo lo avrebbero strozzato e la voce del popolo è la voce di Dio". L'ultimo affondo il leghista lo riserva alla Kyenge: "Vuole eliminare il reato di clandestinità, una bestialità. Io voglio invece che gli immigrati si appuntino sul petto un pezzo di lenzuolo, con nome, cognome e luogo di destinazione. Come succedeva con gli emigranti italiani. Bisogna sapere chi calca il territorio italiano".

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