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La Nugnes (M5s) attacca Cruciani: "Anche tu nella fondazione di Letta, fai parte di un disegno politico inquietante"

Il conduttore de la Zanzara non ci sta e ribatte stizzito: "Non faccio parte di nessun disegno. E la senatrice: "Mi scusi, mi perdoni"

Sebastiano Solano
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Rovente polemica tra la senatrice del M5s Paola Nugnes e il bad boy de La Zanzara Giuseppe Cruciani. Tutto nasce da un intervento dello scorso 29 maggio in Senatocon cui la parlamentare grillina chiedeva lumi riguardo i finanziatori della fondazione VeDrò, guidata dal premier Enrico Letta.  L'attacco della grillina - Così, dopo aver elencato quasi tutte le società che sponsorizzano la manifestazione-evento, la Nugnes prosegue con altro elenco, altrettanto composito, di politici che in qualche modo ne fanno parte, citando tra gli altri, Angelino Alfano, Maurizio Lupi, Beatrice Lorenzin, Corrado Passera, Francesco Boccia, Deborah Serracchiani, Matteo Renzi, Michele Emiliano e Luigi De Magistris. Da qui prende le mosse per un attacco virulento ad un'altra casta, non meno invisa al M5s di quella dei politici, ossia i giornalisti: ne fanno parte, dichiara la Nugnes,  "anche tanti giornalisti illustri come Curzio Maltese, Filippo Facci, David Parenzo e Giuseppe Cruciani, tutti impegnati in un legittimo disegno politico comune che ci inquieta".  La replica stizzita di Cruciani - L'intervento della Nugnes non è passato inosservato, non agli occhi di Cruciani, che due giorni dopo in diretta radiofonica ha alzato al cornetta e ha chiamato la senatrice grillina, redarguendo duramente il suo intervento al Senato: "Ho risentito il suo intervento, lei parla di ‘un disegno politico comune che ci inquieta'. E' una cosa pesantissima. Io non sono parte di nessun disegno politico". La Nugnes da lupo si fa agnellino e, cospargendosi il capo di cenere, prova a metterci una pezza: "Mi sarei dovuta fermare ai sette politici ha ragione, le chiedo scusa, mi perdoni". Scuse accettate, pare, quindi la telefonata prosegue.  Grillo? Un'anomalia - Si parla poi di Beppe Grillo e del suo attacco a Stefano Rodotà, da cui la senatrice grillina prende le distanze: "Grillo non mi è piaciuto anche se più volte ci ha detto che il suo sito è quello di un cittadino, quindi un sito personale". E ancora: "Grillo è un grandissimo comunicatore, scuote moltissimo le coscienze. Io non gli direi mai di stare zitto, mai". Una difesa a spada tratta, salvo poi definirlo un'anomalia: "Ma sicuramente c'è una difficoltà, perchè deve separare la figura del comunicatore e del provocatore dalla funzione politica che ormai ha assunto. E' un'anomalia".

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