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Henry John Woodcock, l'accusa di "gravi scorrettezze" durante l'interrogatorio: "Vuoi fare una vacanza a Poggioreale?"

Giovanni Ruggiero
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Ancora grane per il pm di Napoli Henry John Woodcock, con la collega Celeste Carrano, sotto procedimento disciplinare al Csm per l'interrogatorio che i due hanno fatto nel corso dell'inchiesta Consip al consigliere di palazzo Chigi, Filippo Vannoni. La sezione disciplinare del Csm aveva chiesto al procuratore generale di Cassazione, Mario Fresa, di riscrivere l'accusa contro i due, chiarendo quale sia la "la grave scorrettezza" commessa durante l'interrogatorio che hanno "sconvolto, frastornato e scioccato" il consigliere di palazzo Chigi. L'integrazione di Fresa è arrivata e riporta alla luce cosa sia successo proprio alle prime battute dell'interrogatorio. Woodcock invitò Vannoni "a guardare dalla finestra il carcere di Poggioreale, chiedendogli - scrive Fresa - se volesse fare una vacanza". Poi gli mostro: "dei fili che gli disse essere microspie, facendogli percepire, senza che ciò corrispondesse al vero, di essere intercettato". Leggi anche: Woodcock e la giornalista che l'ha inchiodato: beccati insieme, come si è salvato / Foto Alle accuse ha risposto l'ex pg di Torino oggi in pensione, Marcello Maddalena, difensore del pm di Napoli che ha sminuito la figura di Vannoni come uno: "non affidabile né attendibile". Inoltre Vannoni si era lamentato di essere stato abbandonato per un'ora al freddo in una stanza piena di fumo, ma Maddalena ha replicato: "Woodcock non fuma più da anni". Accusata nel procedimento c'è anche la pm Carrano, alla quale è stato contestato di aver consentito, durante l'interrogatorio a Vannoni, a ufficiali e agenti di polizia giudiziaria "di svolgere in maniera confusa e contemporaneamente, una molteplicità di domande, invitando Vannoni a 'confessare'". Ricevute le integrazioni, l'audizione al Csm è stata quindi aggiornata al 15 marzo.

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