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Salvini e Savoini, storia da 007 all'Hotel Metropol: "Non annaffiate i fiori, rovinate i microfoni"

Giulio Bucchi
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Bellissimo e pericolosissimo. Il leggendario hotel Metropol di Mosca è al centro di un nuovo giallo: qui Gianluca Savoini, secondo un articolo del sito americano Buzzfeed, è stato intercettato a colloquio con alcuni imprenditori italiani e russi accordandosi per un (presunto) finanziamento a favore della Lega in cambio di accordi commerciali in campo petrolifero. Lo scambio di battute risale all'ottobre 2018 ma è emerso solo ora, pur essendo già in mano ai pm. Quasi una spy story degna della leggendaria fama dell'edificio, cantato dai capolavori della letteratura russa.  Leggi anche: "Una trappola, cos'è accaduto in quell'hotel". Savoini, il terribile sospetto Antonello Caporale, sul Fatto quotidiano, ripercorrendo i grandi eventi che hanno segnato la vita del Metropol (dai grandi leader comunisti sovietici a Mao, tutti ci sono passati) ricorda sibillino il avvertimento alle cameriere della inserviente che "sorvegliava" le piante in vaso lungo la lussuosa hall: "Non annaffiate i fiori altrimenti i microfoni si rovinano". Insomma, bellissimo e pieno zeppo di cimici. Una storia da 007, in cui ora si è infilata pure la Lega.

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