Crisi di nervi

Principe Harry, dramma in mondovisione ai funerali: "Pugno chiuso. E poi...", il gesto che era sfuggito a tutti

Sono passati ormai tre giorni dai funerali del principe Filippo che hanno catalizzato le attenzioni di tutto il mondo. Il dolore della Regina Elisabetta, certo. Ma anche e forse soprattutto i due principi, Harry e William, il primo faccia a faccia in pubblico dopo la drammatica rottura con i Windsor sancita con l'intervista di Harry e Meghan Markle (assente alle esequie) a Cbs. E il faccia a faccia, lo abbiamo visto un po' tutti, è stato tesissimo: distanti durante la cerimonia, separati dal cugino Mark Philips nel corso del corteo funebre, mai uno sguardo diretto. 

 

Mistero su cosa si siano detti, nessuna ipotesi neppure da parte dei soliti tabloid. Insomma, mistero. Per certo, però, si sono notati dei dettagli. In primis il gesto di Kate Middleton, notato e rilanciato da Sunday Times, la duchessa che si è spostata per accogliere Harry, ponendosi tra lei e il marito, William. Poi il passo indietro di Kate per concedere ai fratelli un fugace scambio di parole, faccia a faccia. E su questi piccoli indizi, ecco altre ricostruzioni firmate da Nicholas Witchell, il royal correspondent della Bbc, il quale studia il linguaggio del corpo e sentenzia: "Non sembrava incoraggiante". No, non lo sembrava affatto. 

 

L'unica certezza, già rilanciata, è che Kate Middleton abbia provato in un qualche modo a fare da paciere tra i due fratelli-coltelli. Un'analisi sposata in toto anche da  Believing Bruce e Judy James, due esperti di linguaggio del corpo interpellati dal Mirror. E questi sottolineano come Harry sia apparso nervoso già dal corteo. La ragione? "Sfregava i pollici sulle dita a pugno chiuso". Al contrario, William era impassibile. Dentro alla cattedrale, ecco che la Middleton cerca in due coccasioni lo sguardo di Harry, il quale lo incrocia per poi distogliere subito gli occhi. Insomma, Harry a pezzi, per citare il celebre film di Woody Allen. E quei gesti carpiti, analizzati e interpretati stanno lì a dimostrarlo.