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Tokyo 2020, prima del trionfo la gufata del Fatto di Marco Travaglio: "Dovevamo stupire il mondo..."

lunedì 2 agosto 2021

2' di lettura

Forse, per il doppio trionfo di ieri alle Olimpiadi, per quella che potrebbe essere la pagina più bella nella storia dello sport italiano, dobbiamo rivolgere un ironico grazie al "gufo" Marco Travaglio. Già, nostro malgrado ci tocca tornare a parlare di Marco Manetta, del direttore del Fatto Quotidiano impegnatissimo a tifare contro l'Italia nel terrore che le eventuali vittorie possano essere medaglie per l'odiatissimo Mario Draghi. Certo, un discreto delirio, ma tant'è.

Già ad Euro 2020, Travaglio si spese nel dire che avevamo vinto contro delle squadrette, che insomma eravamo mezze pippe. E ancora, le articolesse in cui traspariva il terrore di quanto già detto sopra, ossia del fatto che eventuali trionfi potessero determinare un ritorno d'immagine positivo per quel premier che aveva fatto fuori il pupillo di Travaglio, il presunto leader e presunto avvocato del popolo Giuseppe Conte. Risultato? Arriviamo a Wembley e vinciamo la finalissima contro l'Inghilterra padrona di casa in una partita epica, sensazionale, indimenticabile.

E dunque si arriva alle Olimpiadi, al doppio oro di Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs, salto in alto e 100 metri, tutto in 11 minuti: dolcissimo, bellissimo, clamoroso. E chissà se è stato bello anche per Travaglio, chissà quanto avrà rosicato nel vedere le telefonate di Draghi ai due gongolanti atleti. Per certo, come fa notare Nicola Porro sul suo blog, Travaglio e il Fatto, ovviamente, avevano gufato anche sulle Olimpiadi azzurro. Il 29 luglio, infatti, ecco l'articolessa online. "Olimpiadi Tokyo: dovevamo stupire il mondo e invece siamo sorpresi per le cocenti sconfitte".

Sorvoliamo sul fatto che già il 29 luglio il nostro medagliere, in termini numerici, era piuttosto clamoroso. Certo, i pochi ori ci facevano scendere assai in classifica (poi ci hanno pensato Tamberi e Jacobs). Ma altrettanto certo, in quel titolo, si scorgeva una discreta gufata. Già, quanto sperava, Travaglio, che Draghi non vincesse anche alle Olimpiadi. Che poi, ovvio, il premier non ha vinto nulla. Ma per chi ha tarli in testa...

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