Non solo green pass
Matteo Bassetti, sfogo dopo DiMartedì: "Che tristezza, sarei un cretino?". Giovanni Floris che dice?
"Ho toccato con mano l’atteggiamento ideologico italiano nella gestione del Covid": Matteo Bassetti ha affidato a un post su Instagram un duro sfogo a seguito dell'ultima puntata di DiMartedì andata in onda su La7. L'infettivologo e direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova ha sottolineato una certa ipocrisia che lo infastidisce: "Chi come me è pro-vaccini non può essere per le aperture, altrimenti è considerato un eretico e non rispetta il prossimo e il gran numero di decessi".
Leggi anche: Green pass, Matteo Bassetti inchioda Roberto Speranza: "La scelta politica dietro al green pass"
Bassetti, che ormai da settimane ripete di essere favorevole all'allentamento e all'eliminazione delle restrizioni anti-Covid, ha spiegato di essersi sentito ingiustamente in difetto anche in un altro caso: "Quando dici di guardare ad altri paesi europei e extraeuropei che stanno progressivamente levando le restrizioni o pensando di levarle, ti dicono che noi siamo i migliori e tutti gli altri sono cretini e che stanno sbagliando". Per l'esperto, non avrebbe più senso mantenere misure come il green pass in un momento in cui i dati sono in netto miglioramento.
Leggi anche: Matteo Bassetti, Myrta Merlino: "Non basta nemmeno più la scorta". Il dramma del virologo, com'è ridotto
Secondo l'infettivologo, è come essere "tornati alle discussioni di aprile dell’anno scorso. Che tristezza. Peccato che oggi abbiamo il 95% di italiani protetti grazie ai vaccini e alla super circolazione del virus". Poi ha chiosato, lasciando trapelare un leggero pessimismo: "In questa fase ci vuole pragmatismo. Non ideologia. Dubito che ci riusciremo".
Leggi anche: Matteo Bassetti, la regina Elisabetta col Covid? "A Windsor hanno scorte": come la stanno curando