Parola al direttore

Alessandro Sallusti contro l'Onu: "Il macabro balletto sui morti di questa guerra"

Dopo l'eccidio di Bucha e le atrocità emerse in Ucraina negli ultimi giorni, si riflette anche sulle Nazioni Unite. È quanto accade a L'aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlino su La7, dove ospite in collegamento c'è Alessandro Sallusti, il direttore di Libero, che riprende alcuni concetti espressi nel suo fondo sul quotidiano di oggi, mercoledì 6 aprile.

 

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"Abbiamo assistito al fatto che i caschi blu dell'Onu in alcune circostanze si sono rivelati inutili se non addirittura dannosi. Hanno offerto una copertura finta umanitaria e politica a dei crimini, pensiamo a cosa è successo nei Balcani", premette Sallusti con un riferimento storico. E ancora: "L'Onu sta mostrando tutti i suoi limiti. È stato pensato per un mondo che poi va da un'altra parte, secondo altre logiche. Quindi che senso ha pensare che l'Onu possa risolvere un problema quando al suo interno ci sono i contendenti che si oppongono alla soluzione del problema. È un balletto abbastanza macabro sulle vittime di questa guerra", sottolinea il direttore.

 

 

Dunque, il commento su un altro dei casi del giorno, il Pontefiche che ha mostrato una bandiera ucraina ricevuta proprio da Bucha. "Penso che la foto del Papa con la bandiera non è solo una cosa casuale: il fatto che Franceso impugni la bandiera ucraina dal punto di vista diplomatico e politico credo abbia un significato molto importante. Nelle ultime settimane il Papa è stato al centro di un dibattito sul fatto che non prendeva posizione, che faceva il Papa sostanzialmente. Quella di oggi è una svolta dal punto di vista simbolico, ma anche politico", conclude Alessandro Sallusti.

L'intervento di Sallusti a L'Aria che tira, qui il link