A L’aria che tira, su La7, si parla inevitabilmente della situazione ucraina. Dalla bufala su Macron e la cocaina rilanciata sui social al negoziato “impossibile” o giù di lì tra Mosca e Kiev. David Parenzo passa la parola la professor Ugo Mattei, che osa dire l’inosabile: «C’è stata una ripresa di Putin e di Erdogan all’idea di ripartire da Istanbul. Tutto questo è avvenuto unicamente perché Trump ha vinto le elezioni negli Stati Uniti. Inutile che stiamo a dare dei ruoli a Macron o ai volenterosi, queste sono solo delle totali pagliacciate».
«Merito di Trump? Non ho capito, merito di Trump?», ripete uno sconvolto Parenzo. «L’unica cosa che è davvero cambiata è che Trump ha vinto le elezioni negli Stati Uniti, questo non significa da parte mia un endorsement per Trump o quant’altro, dico da sempre che lì la situazione sarebbe potuta avvenire solo in queste condizioni. Perché se si fosse continuato, anche negli Usa, con gli atteggiamenti che si hanno nelle segreterie europee a quest’ora saremmo in una deflagrazione molto, molto peggiore». Parenzo allarga le braccia: «Io rispetto le opinioni di tutti però professor Mattei se non ci fossero stati gli aiuti degli americani e degli europei oggi Putin sarebbe a Kiev, questo è un dato di fatto!». «Questo non è un dato di fatto proprio per niente - ribatte Mattei -, la cosa di inventarsi dei dati di fatto è antistorica, antiscientifica e antigiuridica. Non ci sono dati di fatto qui».
«Ma erano a 20 km», obiettano dallo studio. «C’è una situazione politica che va mutando in modo molto rapido e radicale. Per fortuna in questo momento sembrerebbe mutare in una direzione giusta. Le trattative a Istanbul erano state proposte da Putin e da Erdogan, dopodiché quest’altro (Zelensky, ndr) arriva ponendo la condizione che non debba volare un missile». «Ettecredo», commenta il padrone di casa, polemico. «Ma lui stesso ha violato centinaia di volte i precedenti patti», obietta Mattei.
In piena ossessione, Parenzo tira fuori la prima pagina di Libero: «Il vero pacifista si chiama Trump. Le piacerà questo titolo, professore». «Il vero pericolo si chiama Von der Leyen - è la risposta tranchant di Mattei -. C’è una corsa agli armamenti che si basa su una sorta di strano delirio, per cui armandosi si possa fare la pace, mentre risulta che le armi servano per ammazzare le persone. E c’è Trump che, per interessi suoi, sta cercando di fermare la situazione in Russia e salvare la vita a qualche centinaio di migliaio di giovani».
Parenzo e Ugo Mattei, guarda qui il video di L'aria che tira su La7