"L'Italia? Siamo un Paese finito". Nicola Porro assiste tra il divertito e lo sconcertato allo psicodramma del Movimento 5 Stelle, con l'addio di Luigi Di Maio che ha deciso di mollare Giuseppe Conte e fondare il suo gruppo parlamentare, Insieme per il futuro.
"C'è un Movimento che è diventato il primo partito in Italia dicendo che i banchieri fanno cag***e, che Draghi è un massone pagato da Goldman Sachs, che tutti facevano schifo - ricorda il conduttore di Quarta Repubblica nella sua tradizionale rassegna stampa quotidiana -. Questo Movimento per 4 anni aveva un leader che si chiamava Di Maio, che ha preso i voti con quelle idee. E ora si è accorto che quel partito è pieno di odio. 'Quando odio nei miei confronti', ha detto. Ma vaffanc***o!, come ci hanno detto loro per anni. Lo gridavano, era il loro Dna. Non cinquant'anni fa, oggi! E ora l'uomo che ha espulso Paragone e decine di persone perché avevano linee politiche diverse rispetto a quelle del Movimento, ora si fa il suo partito. Quello serio, dei draghiani. Con la Castelli, che andò a una puntata di Vespa e all'allora ministro dell'Economia Padoan che le ricordava come con l'aumento dei tassi di interesse ci sarebbero stati problemi per i mutui rispose così: 'Questo lo dice lei'".
Nicola Porro contro Di Maio: guarda qui il video
"Sono incaz***o nero, questo Paese prende sul serio la scissione di Di Maio. Una questione talmente ridicola che mi fa salire il sangue al cervello. In un Paese che discute seriamente della scissione di Di Maio non sto tranquillo, mi girano i cog***i, sono isterico. Ma che caz***o dite? Polito che fa il commento? Questo se ne va perché sennò sarebbe scattata la regola dei due mandati. Punto. Vi hanno preso per il c***o!".