Anche un evento serioso e spirituale come l’elezione del nuovo papa ha i suoi favoriti e i suoi “underdog”, come nella migliore dinamica di scommesse sullo sport. E anche in questo caso si va a scavare nei rapporti umani extra-Chiesa per poter intuire l’animo e lo spirito che avrà il nuovo papato. Così, arriva da “Il Giornale” un estratto di una conversazione recente intercorsa tra il cardinale Pietro Parolin, dato tra i “papabili”, e Roberto Apo Ambrosi, cantante, oste ed ex-compagno di classe del porporato: “Tre giorni fa gli ho mandato un messaggio, ora non risponde più. Gli ho detto che non sapevo quale fosse la cosa migliore per lui. Mi ha risposto che neppure lui lo sa, e che è un po’ turbato”. Don Piero (così si fa chiamare Parolin, ndr), infatti, è il favorito numero uno per guidare la Chiesa dopo Bergoglio.
Di vecchia data è l’amicizia tra il cantante-oste ed il prelato che, intervistato, ha mostrato tante foto insieme a lui. Tanti i pranzi nell’osteria “Angelo e Diavolo” di Marostica, tanti i dolcetti di pastafrolla con la marmellata di amarene condivisi da Apo Ambrosi: “Glieli ho portati spesso anche se per lui restano una tentazione”. E, quando gli si cita “Il bandito e il campione”di Francesco De Gregori, per raccontare il loro legame, Ambrosi precisa: “Può andar bene quella canzone, ma forse è meglio la ‘Leva calcistica del ’68’”. E intona il verso cult: “Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”. Poi aggiunge: “Gliela dedico”. C’è anche un video su YouTube insieme a Paolo Rossi, il “Pablito” dell’’82, insieme cantano in osteria.
Apo Ambrosi, poi, aggiunge: “Quando don Piero è diventato cardinale, eravamo nella Basilica di San Pietro insieme, io e Paolo. Molti cardinali, quando hanno visto Rossi, si sono fermati a raccontargli cosa facessero mentre lui portava l’Italia sul tetto del mondo. Parolin invece non è un gran tifoso”. Mondo-scuola, l’oste rivela come Parolin andasse benissimo in italiano e in gran parte delle materie, mentre non brillava in ginnastica e altri sport. Ora che comincia il Conclave, oggi c’è l’extra-omnes, Parolin non potrà più interloquire con l’amico via chat. Il portavoce della Sala Stampa Matteo Bruni ha spiegato: “I telefonini dei cardinali resteranno a Casa Santa Marta, torneranno in loro possesso a fine Conclave”. In ogni caso, Roberto Apo Ambrosi da Marostica gli ultimi messaggi glieli ha mandati, anche se non potrà leggerli, e vada come vada questo Conclave 2025: “Che il vento sia favorevole. Che la vita ci ritrovi uguali”.