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Richetti e le accuse di abusi sessuali: l'eterno gioco di potere tra politico e donna

lunedì 19 settembre 2022

2' di lettura

Ha ragione Richetti o ha ragione la ragazza che lo accusa? Lei dice di aver subito abusi sessuali in cambio di un ruolo importante in ambito politico, la sua passione, lui dice di essere vittima di una mitomane, una stalker che lo perseguita. Si vedrà. Ma non è molto importante chi ha ragione. Tra lei e lui è scattato un gioco di seduzione e potere. Succede spesso nei rapporti tra uomini e donne. Lui ha fatto valere la sua figura pubblica, la sua importanza. Diciamo la politica. Lei il suo corpo, il fascino, diciamo il potere sessuale. A un certo punto è scoppiata la guerra. Ognuno ha usato le sue armi. Lui lo ha fatto con l'arroganza tipica dei politici privi di classe. Pensava di schiacciarla, probabilmente. Non ci è riuscito. Si è fatto male. Niente moralismi, per carità. Però doveva calcolarlo che in questi casi ci si può far male. Lei lo ha fatto usando la forza di lui, che è anche la sua debolezza: l'essere celebre, avere bisogno di un'immagine pulita. Difficile in queste storie di seduzione e potere stabilire chi è la vittima e chi il colpevole. Mi chiedo: se lei avesse concesso quello che lui desiderava sarebbe andata a finire così? Se lui avesse mantenuto ciò che aveva promesso o millantato lei lo avrebbe accusato di molestia sessuale esponendolo a pubblica gogna? Viene da pensare che se da entrambe le parti si fosse raggiunto l'obiettivo prefissato, questa sarebbe la semplice storia di due persone che si incontrano, che si scambiano reciprocamente favori in un non detto di complicità, che soddisfano i propri desideri e che poi una volta preso tutto ciò che era possibile sarebbero usciti silenziosi dalla vita dell'altro senza trovarsi coinvolti in un logorante gioco al massacro. Molti dicono: ma proprio sotto elezioni? Possibile che ad una settimana dal voto scoppi questa bomba che sembra essere in mano ai giornali da mesi. Perché proprio adesso? Tutto torna; la forza dei politici è la loro debolezza. E non ci sono sconti. Devi aspettartelo che ti colpiscono quando sei più esposto. Sono le regole del gioco. Non è detto che in questo gioco vinca il più forte. Vede Richetti, tra i vari sms che la ragazza ha consegnato ai giornali c'è questo, molto borioso se lo lasci dire: «Denunci un senatore con immunità...non ci vuole un matematico per sapere a chi crederanno tra i due...» Ora nessuno vuole dubitare che lei riuscirà a far valere le sue ragioni visto che afferma di essere vittima di accuse infondate, però, credo ci vorrà ahimè del tempo per dimostrarlo ed è quello che probabilmente ad oggi le manca. Il 25 Settembre è arrivato. L'immunità risparmia dal verdetto delle toghe ma non da quello delle persone .

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