Nicola Gratteri
"Io critico spesso ma non si può negare l'evidenza: oggi qualcosa è cambiato": il Procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, lo ha detto al festival èStoria a cui ha partecipato anche il parroco di Caivano, don Patriciello, riconoscendo di fatto il lavoro fatto dal governo Meloni. In sostanza, quindi, ha ammesso che gli investimenti del governo sul paese della periferia di Napoli hanno prodotto dei risultati positivi, contribuendo a migliorare la situazione di una zona parecchio complicata.
"Non ci sono più alibi per dire 'non abbiamo dove stare, dove giocare' - ha proseguito Gratteri -. Bisognerà tornare lì e vedere se i beni saranno stati nuovamente vandalizzati, allora potremo dire che siamo noi cittadini che non rispettiamo le regole". A dire la sua anche don Patriciello, che ha ricordato i messaggi inviati "al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che mi rispose ed è stata di parola: è venuta con mezzo governo, e da allora le cose sono cambiate". "Ora c'è una compagnia dei Carabinieri; ci sono 8/10 assistenti sociali del comune, i vigili urbani che girano, c'è un centro sportivo olimpionico, dove vengono ad allenarsi gli olimpionici della polizia e gratuitamente i ragazzi possono andarvi e praticare oltre 40 discipline sportive", ha fatto notare il procuratore capo. Che infine ha aggiunto: "Sono cose vere e non è vero chi dice che a Caivano non è successo niente".
Intanto, si lavora per estendere il 'modello Caivano' ad altre zone di Napoli, in particolare a otto aree di intervento già identificate tra cui Scampia e Secondigliano. "Tutto questo è possibile ed è efficace non soltanto per la presenza di un Commissario che può andare in deroga e questo significa che può realizzare interventi molto più rapidi e più efficaci, ma anche grazie alla sinergia con gli enti territoriali, in particolare con i comuni e con le città metropolitane e devo sottolineare che per Scampia e Secondigliano il Governo trova nel sindaco di Napoli un partner fantastico che permette di raggiungere gli obiettivi anche condividendo le risorse, cosa che non è così scontata", ha sottolineato il sottosegretario Alfredo Mantovano, in riferimento al sindaco Manfredi.