Prole di fuoco

PiazzaPulita, Saviano choc in tv: "Giusto dire bastardi a Salvini e Meloni"

Roberto Saviano va da Formigli a Piazza Pulita per rivendicare l'insulto a Salvini e Meloni di qualche tempo fa: "Bastardi". Nel salottino del ultras delle Ong, Saviano si sente di casa e così bombarda Meloni e Salvini ancora una volta: "Io quel linguaggio, quel bastardi lo rivendico. Non potevo stare zitto. Contestavo il potere politico", afferma Saviano. Insomma "bastardi" non è più un insulto ma è, secondo la narrazione dello scrittore si tratta solo di un vocabolo di "resistenza". Poi Saviano continua a martellare sul governo: "Non ci sono più spazi per resistere. Ci sono i social dove le fesserie che dicono vengono propagandate senza freni", afferma riferendosi a Salvini e Meloni. Ma non finisce qui.

Saviano è un fiume in piena grazie alla sponda di Formigli: "Continuano ad attaccare le Ong che portano in Italia una minima parte degli immigrati che arrivano". Una minima parte se rapportata agli ingressi senza sosta su cui l'ex ministro degli Interni, Luciana Lamorgese non ha saputi vigilare.

Poi Saviano fa la vittima e frigna davanti a Formigli: "Io ho usato quella espressione solo per contestare il potere. Non era riferira alle due persone in merito ma al ruolo politico che ricoprivano". Insomma Saviano non si pente e rivendica con forza gli insulti. E tra le righe lo scrittore paragona l'Italia di oggi a una sorta di dittatura: "Rispetto ai governi Berlusconi c'è poca resistenza". Il delirio finale di chi sa di avere torto e si arrampica sugli specchi.